Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici
102 statuto dell'ai'.TE di calimala.
reme; le quali correzioni, emendazioni, addizioni e detrazioni sono queste, cioè :
I.
In prima al capitolo sesto del primo libro, posto sotto la rubrica: De'Consoli dell'Arte di Calimala — e nelle addizioni e correzioni d'esso capitolo altre volte fatte, considerato il picciolo numero de' mercatanti di Calimala, al quale la detta Arte è.tornata, per lo quale è malagevole e quasi impossibile di fare il Consiglio dell'Arte di quello numero de'mercatanti della detta Arte, il quale nel detto capitolo, overo correzioni, si contiene; casse sono quelle parole le quali nel detto capitolo, overo correzioni, sono scritte; le quali in effetto contengono : Che il consiglio della detta Arte sia di xii mercatanti. E in luogo di quelle parole aggiunte sono queste parole, cioè: « Che il consiglio della detta Arte sia di sei mercatanti. » E dovunque nel detto capitolo e correzioni dice xii è cassa la detta parola « dodici > e in luogo di quella parola, è posta questa parola, cioè « sei. »
II.
/lem al capitolo decimo del primo libro, posto sotto la rubrica: Della chiamata de'Consoli e del Camarlingo dell'Arte — sono aggiunte nella fine del detto capitolo queste parole, cioè: « Considerato che la detta Arte non ha mobile, e che perciò non bisogna osservare intorno alla chiamata del Camarlingo della detta Arte quella solennità che per lo detto capitolo si richiede, ordiniamo e dichiariamo che, non ostante quelle cose che nel detto capitolo sono scritte, per le quali si tratta della elezione del Camarlingo della detta Arte, e la forma e il modo che in esso capitolo si contiene, che i Consoli della detta Arte che per lo tempo saranno, al tempo che nel detto capitolo si contiene possano
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