Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici
404 * statuto dell'arte di calimala.
e a loro sia dato eleggere quella persona che a loro parrà per Camarlingo della detta Arte, per quello tempo e termine e con quello salario e ufficio e balìa e divieto del quale in quello capitolo si contiene; e vaglia la sua elezione come se osservata fosse intorno a ciò la forma del detto capitolo. »
III.
Item al capitolo vigesimo del primo libro, posto sotto la rubrica:—Della elezione del Notaio, cittadino dell'Arte di Calimala e suo ufficio — dove nel detto capitolo si dice nella (ine della quinta linea e nel principio della sesta, queste parole, cioè: « ser Giovanni di ser Benvenuto da Sesto » sono casse le dette parole, e in luogo di quelle sono poste queste parole, cioè: < Ser Francesco di ser Palmieri. » E simigliantemente dovunque nel detto capitolo o altri capitoli del presente libro o volume è scritta questa parola, cioè : « ser Giovanni » e cassa; in luogo di quella è posta questa parola, cioè: « ser Francesco etc. »
mi.
Ilem al capitolo xxii del primo libro, posto sotto la rubrica : « Dell'elezione e ufficio e salario dei messi dell'Arte — dove nel detto capitolo si contiene in effetto che i messi dell'Arte sieno due, e debbiansi chiamare per gli Consoli col consiglio di xn mercatanti di Calimala, e che abbia ciascuno di loro per suo salario di tutto l'anno lib. quarantacinque di piccioli, sono casse le dette parole « contenenza ed effetto » e in luogo di quelle sono poste queste parole « contenenza ed effetto, cioè, che il messo de'Consoli dell'Arte di Calimala sia uno, la chiamata del quale possano fare i Consoli della detta Arte solamente, sanza altro Consiglio, per quello tempo e termine che nel detto capitolo si
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