Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici
.110 STATUTO DELL'ARTE DI CALIMALA.
quello che vi parrà ch'ahbia avuto a fare, e si in sul fatto delle nostre lane ch'avere dovemo dalle nostre magioni, e sì dello intendimento eh' avemo di volervi fare certa quantitade di lana coglietta, s'avere si potrà a mercato che buon sia, e che utilità sì ne possa fare. E ancora avrete provveduto e provvedente della moneta che v'abbisogneremo d'averlavi in quel modo che migliore sia per noi e che non gli vi ci convenisse carreggiare. E andatone lui in Iscozia, disentitevi con lui spesso per lettera, sì che di quello eh'a fare avete si ne pigli il migliore e più nostro avvantaggio : che nostro intendimento si è che, secondo la quantitade della coglietta che si facesse in Iscozia, per voi si compiesse di fare in Inghilterra infmo nella quantitade di dugento sacca.
Paretevi pagare a Gherardino Iacopi soldi xxnn clan, vili di sterlini, quando avrete questa lettera, per quattordici lire a fior, eh' avem pagati qua per lui a Paganello Bencivenni, e con questa vi mandiamo la lettera del pagamento che '1 detto Paganello gli manda, i quali danari inenovaro alla compera della terra sua: faretelivi dare, e quando gli avete, fatelne a sapere.
Fatta sabato dì 23 di giugno anno mcclxxxxi.
Giachetto e gli altri. Messer Consiglio e compagni, salute.' Qattro dì di questo mese avemmo una lettera, che ne mandaste, fatta quattro dì di maggio, ma non diceste dove ; ma credem noi eh' eravate in Londra. Intendemmo ciò che disse, e secondo il tenore non mostra che voi sapeste ancora della gran novità eh' era issuta per tutto il reame di Francia, cioè dell' arrestamento che '1 re avea
1 Cioè: Messer Consiglio e compagni mandano salute ( salutano ) a Giachetto e agli altri suoi compagni.
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