Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici

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      434 ordinamenti intorno alla condottaIute et tenute et etiam valere et tenere. Et le predecte ele-ctioni de'decti officiali et notari et scriptori del detto officio per lo tempo che de' venire dopo il tempo della detta in-saccagione deversi fare et potere secondo la forma della detta provisione et reformagione, che parla della electione di loro per modo et forma d'insaccare ; et che quelli li quali eletti sono per modo di insaccagione, et tutti quelli che si eleggeranno per inanti per quella forma di insaccagione et notari et scriptori del detto officio, abbiano bailia et officio et potestą di fare esercere et operare tutte et singole chose delle quali et sicchome in delli presenti ordini, provisioni et reformagioni facti e che si faranno si contiene; et tutte singole cose fare possano et siano tenuti, le quali in delli presenti ordinamenti et provisioni pienamente si contengono. Li quali officiali abbiano dal Comune di Firenze, per loro salaro del loro tempo lo quale fusseno et saranno al decto officio, ad ragione di libre venticinque di fiorini piccioli per catuno di loro per quattro mesi, et nessuna chosa oltre, overo per altro modo overo per viam di presenti, essi officiali overo alcuno di loro possono domandare , ricevere o avere possane^ o debbiano per sč o per altrui, per alcuno modo direttamente o per obliquo, celato o palese, dal Comune predecto, overo alcuno soldato o altra persona per cagione del decto officio, ad pena di libre cinquecento fiorini piccioli. In delle quali catuno di loro che contra facesse, sicchome baractieri sia condempnato per lo executore delli Ordinamenti della justizia del popolo di Firenze, per catuna volta, et ad restitutionc di quello che ricevesse o che dato fosse contra le predecte chose. Et quello cotale lo quale fosse condempnato per la detta cagione, non possa avere dal Comune di Firenze officio ovvero lionore; salvo che le predecte chose non abbiano luogo in delli presenti Ji quali si facesseno ad decti officiali delle chose da mangiare, che valesseno soldi quaranta di fiorili'


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Storia dei comuni italiani
Volume Terzo
di Paolo Emiliani-Giudici
Felice Le Monnier Firenze
1866 pagine 566

   

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