Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici
delle .milizie straniere.
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LII.
Che tutti i soldati cavalieri debbiano di nuovo fare monstra ongne sei mesi.
Item, che tutti et singuli soldati da cavallo siano tenuti et debbiano, dopo la prima monstra , la qual facesseno o facta avessono al tempo che ricevuti furono ad soldi del decto Comune, sè, colli loro cavalli, palafreni, ronzini et muli et arme, consengnare et monstra fare dinanti ad decti officiali della conducta, et li cavalli loro extimare et marcare fare, ogne sei mesi almeno una volta, over infra uno mese dopo decti sei mesi ; et che i decti officiali possano , siano tenuti et debbiano per juramento le decte con-segnagioni, extimagioni et marchagioni fare fare almeno una volta infra '1 tempo predecto. Et neentemeno, i decti soldati siano tenuti et debbiano le decte monstre et conse-gnagioni, et tutte quelle chose le quali in del decto capi-tulo si contegnono, fare ad quelli tempi et quante volte deliberato over mandato fosse per li officiali predecti ; ad pena d' esser cassi et di perdere il loro soldo. Salvo che questo non si extenda ad quelli soldati li quali fosseno in longi parti, et remote a cinquanta millia dalla cittade di Firenze, overo oltra, overo li quali fosseno ad guardia d'alcuna terra over luogo per lo Comune di Firenze, dalla quale guardia senza perhiculo di tale terra non si possano partire. Et questo che si dice di dicti absenti et remoti, overo ad alcuna guardia deputati, sia et rimangna in delib-béragione dei decti officiali della conducta, et delli signori Priori dell' Arti et Gonfalonieri di Justitia li quali per li tempi seranno , over di maggiore parte di loro ; alla p rovi-sione de'quali et loro delibberagione si stia.
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