Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici

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      processo 1)1 frate girolamo savonarola. 507
      relazione partioulare. Fu ancora perchè io ho avuto sempre in fantasìa che il duca di Milano abbi voluto fare tiranno Lorenzo di Pierfrancesco, non che io ne sappi altro, e sempre ho avuto Lorenzo in buon conto e per uomo da bene.
      La suscrizione fatta in San Marco dico che io non la ordinai, ma i frati mia la mossono loro e me lo dissono, e io 1' ebbi caro perchè si mostrassi questa unione de' cittadini e questa benevolenza verso di me, e acquistarne reputazione col populo, e etiam questa scrittura confirmava e univa più i cittadini che erano alla volta nostra, tra quali dico non era, eh'io sapessi, altra intelligenza ordinata, ma in fatto stimavo si conoscessino e che questa suscrizione operassi nel Consiglio.
      Dello aver saputo le Signorie innanzi si pubblicas-sino, dico fra Salveslro mi riferiva alle volte, benché di rado, la Signoria quando era fatta, prima che la fussi pubblicata, ma non mi diceva da chi se l'avessi, e di questa particularità non mi ricordo molto bene, perchè non vi attendevo.
      Quanto alla parte del Concilio, di che sono suto interrogato, dico che avendo grande sdegno contro alla corte Romana , perchè, avendola ripresa, mi aveva perseguitato, e ancora per li costumi loro, ero in animo di fare opera per fare congregare Concilio , e avevo deliberato di fare scrivere cinque lettere per diverse persone, che concitas-sino cinque Re a fare Concilio, le quali lettere erano in questo tenore: che pareva degna cosa che tali Re fussino raguagliati delle cose grandi di qua, e essendo qua un predicatore che dice cose future e detesta i vizi della Chiesa e dice provare le sue cose con ragioni naturali e sopranaturali ; avendo ancora detto predicatore, che dice cose future , scritto una lettera al l'apa di cotal tenore (e la copia debbe essere nel mio scannello o 1' ha frate Niccolò da Milano) doverriano, essendo capi della cristianità, provedere


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Storia dei comuni italiani
Volume Terzo
di Paolo Emiliani-Giudici
Felice Le Monnier Firenze
1866 pagine 566

   

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