Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici

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      processo 1)1 frate girolamo savonarola. 507
      stro di S. Marco, che io li confortai tutti a dua insieme, la domenica dell'ulivo, quando cominciò l'insulto contro a noi, a uscire fuora e prendere 1' arme e congregar li amici per ostare al popolo, che già era mosso contro di noi. E perché io sapevo che Giovanbatista era tutto nostro , non dubitava mai di luì che non avessi a fare come io volevo, essendo massime dimostrato il di dell'Ascensione passata; vero è che io non parlavo così chiaro con lui, come facevo con Francesco Valori, quali Giovanbatista e Francesco, poi che io gli ebbi esortati ad uscir fuora e prendere l'arme, mi risposero e mi dissero: noi saremo insieme, e io gli lasciai e mi credetti che fussino andati a far simile effetto, e aspettando che venissino a S. Marco con l'armi, e non venendo e udendo dire che il popolo multiplicava , e che nessuno de'nostri amici soccorreva , mi spaventare rimasi per tal modo che avendo un Crocifisso in mano in mezzo de-' frati che facevono orazione mi mossi per andare verso la porta del chiostro, per vedere se io potevo resistere con li amici o morire; ma non fui lasciato da molti secolari che V erano intra quali mi ricordo di Francesco Davanzati e Giovanbatista Ridolfi e altri assai de'quali al presente non mi ricorda e non li conosco per nome , ina da detti Francesco e Giovanbatista lo potete sapere, emi dicevono queste parole: noi non vogliamo che voi usciate fuori, perchè senza voi noi non siamo nulla, e vogliamo morire con voi, e mara-vigliaimi e sbigottii allora vedendo lì Giovanbatista, credendo che fussi ito, come di sopra, con Francesco Valori a far quanto era rimasto con loro. Ancora venne una volta Luca di Antonio delli Albizzi e Francesco del Pugliese, sendo de" Signori di notte- e parlarono con fra Salvestro nella sua cella t e poi parlarono ancora meco, e per quanto mi ricordo i ragionamenti furono in confortare 1' un l'altro a seguitare questa nostra opera, offerendosi a fare ogni cosa per me : et che a ogni modo volevono che si facessi


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Storia dei comuni italiani
Volume Terzo
di Paolo Emiliani-Giudici
Felice Le Monnier Firenze
1866 pagine 566

   

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