Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici
502 processo di frate girolamo savonarola.
il fuoco per il carnesciale passato. Con Bartolomeo del Vantaggio ho tenuto pratiche di mandare lettere a Roma a più persone, e massime a Dino di Jacopo di Dino, il Cardinale di Napoli, e già a diversi cardinali quando io cercavo la unione de'conventi di Fiesole, di Pisa, il quale Rartolomeo più volte disse metterebbe la vita e la roba per me, perchè era mio amico.
Perchè voi mi domandate che io dica ogni altra cosa che mi restassi in petto, e in specie di pratiche tenute con cittadini o altri, e che io 1' apra e narri interamente, rispondo che a me non resta altro che dire , e avendo detto cose di che io no merito mille morti, non crediate che io ritenessi ora quelle cose che sono molto minori. Vero è che io non ho molta memoria di cose agibili e massime particu-lari, e di questo me ne sono testimoni i nostri frati: però non vi maravigliate se non ho detto cosi ogni cosa a un tratto; ricordandomi d'altro lo dirò volentieri senza riservo alcuno.
Io fra Jeronimo di Niccolò da Ferrara dell' ordine dei predicatori, spontaneamente e senza alcuna tortura confesso e affermo esser vero in lutto e per tutto quanto di sopra ho detto e confessato e si contiene nella presente carta e altre 0 precedenti, scritte tutte di una mano di ser Francesco di sex Barone , e in fede di ciò mi sono sottoscritto di mia propria mano questo dì xxv. d' aprile 1498, nel secreto della sala maggiore del consiglio maggiore.
Quem Ferraria tulit, furca extulit, abstdlit 1gnisCUIQUE urna EST ArN'L'S EGO 1LLE IIlEltONYMl'S.
A dì xx di Maggio 1498.
La infrascritta è la esamina fatta di fra Girolamo da Ferrara sotto li infrascritti dì dal R. in Cristo P. fra Gio-vacchino Turriani da Vinegia generale dell'ordine di S. Do-
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