Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici
processo 1)1 frate girolamo savonarola. 507
non pubblicò mai, e che 1' aveva abbruciata. La detta lettera fu quella che aveva disegnato scrivere a' Re, di che si fa menzione nella presente a Concilio.
Domandato che dicessi il vero e lo intero , e non dicendo altro messer Francesco Rumolino sopra detto, comandò che fusse spogliato per darli della fune, lui mostrando grandissima paura s'inginocchiò e disse : orsù uditemi. Dio tu mi hai colto, io confesso che ho negato Cristo, io ho detto la bugia, signori fiorentini siatemi testimoni che io l'ho negato per paura de' tormenti, se io ho a patire , voglio patire per la verità. Ciò che io ho detto 1' ho avuto da Dio, Dio tu mi dai la penitenza per averti negato per paura de'tormenti, io lo merito. In questo mezzo era spogliato, e dinuovo s'inginocchiò e mostrava il braccio manco dicendo averlo guasto, e del continuo diceva: io ti ho negato Dio , io t'ho negato per paura de' tormenti ; tirato su diceva: Jesu aiutami, questa volta tumi'hai colto.
Domandato in sulla fune perchè aveva detto ora cosi, rispose per parer buono , non mi lacerate che vi dirò il vero certo certo. Perchè avete negato ora? rispose: perchè io sono un pazzo. Posto giù disse: come io vedo i tormenti, io mi perdo , e quando io sono in una camera con pochi e pacifice, io dico meglio.
Domandato se il processo da lui fatto in tutto e per tutto era vero, rispose: è vero , e perchè è vero confesse-rollo sempre.
Domandato perchè poco avanti 1' aveva negato , rispose: io lo dissi stimando che forse aresti paura a mettermi le mani adosso, e però dissi quelle parole.
Domandalo se fra Salvestro li rivelava le confessioni, disse che particolarmente non gliele revelava , ma in generale per avventura li può aver narrato alcune cose , non però che li dicesse averle in confessione, e aggiunse che per sapere le cose di Firenze non li bisognava le confes-
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