Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici
502 processo di frate girolamo savonarola.
Circa la morte de' cinque cittadini che furono morti di agosto, dice che era contento che fussino morti o scacciati , ma non se ne impacciò in particolare, e sapeva che Francesco Valori vi era caldo, e che mandò a raccomandare Lorenzo Tornabuonia Francesco Valori ma freddamente in modo, che Francesco potè intendere che non se ne curava e che quando voleva una cosa da Francesco gli mandava a dire: io la voglio: quando non se ne curava glie ne mandava a dire freddamente , e stima questa imbasciata la mandassi per Andrea Cambini.
Circa al voler mandare fra Domenico nel fuoco con il Corpus Domini in mano, confessò essere stata sua pazzia e sottile superbia e presunzione. Domandato se era consacrato, disse di si, che tolse una ostia consacrata da uno de' suoi frati e che del non consacrare suo non se ne dubiti , perchè il non consacrare dice era maggiore e doppio peccato , e cosi dicono i dottori.
Dello scandalo che segui il di che lui fu assalito e poi preso, dice che invaso usci di sè , visto i sua portarsi freddi e aggiunse : volete voi vedere se io fui pazzo, che avendo avuto tempo dalla Signoria xii. ore a andarmene, io non me ne andai.
Circa all'aver detto: Dio, se io mento, tu menti, disse non sene ricordare apunto quando e in che termine lo disse; ma se gli è scritto, io l'ho detto, la mia superbia mi accecò, ben so che quando lo dissi, mi sforzai di dirlo in cosa vera.
Circa li spiriti di S. Lucia, dice non ne sapere il particolare, perchè non vi praticava.
Circa l'aver detto : se la vergine Maria e 1' Angelo ti dicessino queste cose non sono vere non li credere, dice lo disse per fermare le cose sua e per superbia.
Item soggiunse : le cose di fra Salvestro mi hanno ingannato perchè mi parevono vere, benché qualche volta ne
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