Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici

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      502 PROCESSO DI FRATE GIROLAMO SAVONAROLA.
      materia, acciò che se le lettere lussino prese non si sapessi; ma gli diceva che era tutto suo, e che in ogni faccenda che bisognassi era per fare ogni cosa per lui ; che gli scriveva così in genere , ma che lo intendeva. Domandato perchè lo intendeva e come sapeva cosi che lo intendessi, disse per quello avea inteso da Filippo Valori, e che Filippo li avea detto male del papa in nome del Cardinale. Con Filippo dice si allargava perchè l'avea per suo amico e per uomo savio, e quando era a Roma li scrisse più lettere parlandoli molto bene del Cardinale di Napoli. Poi soggiunse la fantasia mia era che il Cardinale di Napoli raunassi i Cardinali amici e io tenessi edificato questo popolo , perchè bisognando poi i Cardinali fussino venuti qui e fattoci Concilio.
      « Item disse che un Michelagnolo da Orvieto uomo del Cardinale di Napoli fu già qui a lui e li parlò in nome del Cardinale detto, ma che allora lui non avea pensato di muovere il Concilio, ma che altri lo movessi, e lui poi seguitarlo e aiutarlo: e che lo effetto era che il Cardinale di Napoli avessi a muovere quelli cardinali che lui potessi, e quelli altri da' Principi sopraddetti si movessino e venis-seno qui a Firenze e qui si facessi il Concilio.
      Di nuovo domandato circa le lettere del Concilio e scritte per ciò e circa a'particolari più oltre disse, che al detto Cardinale n'aveva scritto ma non espresse e sotto coverta generale, e che mandava le lettere sotto lettere di ser Alessandro Bracci, che le dava a ser Bastiano; e ancora per via de'Gaddi e di Baccio del Vantaggio: e per le mani de'medesimi avea le risposte, e che la risposta del Cardinale era che fra Girolamo attendessi a far fuoco alla cosa e strignessila ; ma che le sue parole erano sempre in generale, e che da lui ha avuto quattro lettere in circa di questa materia.
      Al Cardinale di Lisbona disse avere scritto qualcheliV


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Storia dei comuni italiani
Volume Terzo
di Paolo Emiliani-Giudici
Felice Le Monnier Firenze
1866 pagine 566

   

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