Firenze vecchia di Giuseppe Conti
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Firenze l'cechiavolessero lasciar la porta di casa aperta fino dopo le otto di sera. Se però la plebaglia non s'abbandonò al saccheggio, i francesi spogliarono i musei e le gallerie ; per mostrar forse che appartenevano ad una nazione di artisti.
Le intemperanze dei francesi, scontentarono non solo i partigiani di Ferdinando III e dell'Austria ma anche i veri liberali. Infatti, dopo tante promesse di benessere, di felicità e di libertà, non potendo il nuovo governo sostenere le spese enormi dell' armata, ricorse ai mezzi straordinari. Fra questi, il primo fu quello di esigere alla svelta, dai cittadini, sei-eentomila scudi, che tanti rimanevano per coprire il prestito forzato di ottoeentomila, ordinato per conto proprio da Ferdinando III nel 1798, e del quale non era stata pagata che la prima rata. Quindi, l'immediata consegna degii utensili e vasellami d'oro e d'argento di uso sacro, non strettamente necessari al culto, e già parzialmente ordinata dallo stesso Granduca, che s'era veduto però mal corrisposto. I preti non intendevano affatto di privarsi di tali oggetti, per quanto nel 24 dicembre 1798 fosse stata spedita ai vescovi una circolare, onde esortarli a dare il buon esempio ed eccitare preti, frati e monache, a concorrere con alacrità e zelo al sollievo delle pubbliche finanze, così tartassate per sopperire alle spese fatte per « 1' armamento delle bande e per la ereazione dei cacciatori volontari. » Ma fu fiato e carta sciupata. Vescovi, e clero fecero il sordo. Amici cari, e borsa del pari!...
11 governo francese dunque, riportò in ballo la faccenda del prestito e della consegna de^li oggetti preziosi, perchè il bisogno stringeva e non e' era tempo da perdere. Giacché il Granduca, pel primo, aveva avuto quella felicissima idea, non ostante che non gli riuscisse poi d'attuarla, i francesi credettero ben fatto di sfruttare 1' odiosità eh' egli s'era tirato addosso, per trarla a lor vantaggio.
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Firenze vecchia
Storia - Cronaca - Aneddotica - Costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze 1899
pagine 702 |
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