Firenze vecchia di Giuseppe Conti

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      degli eroi e dei sovrani, il nostro primo scopo si è quello di farvelo amare ; basta a tal fine il solo farvelo conoscere, ed eseguir fedelmente le istruzioni che abbiano ricevute. Ma già i vostri sentimenti hanno prevenuto i nostri desiderii ; voi venerate, ammirate ed amate con noi il suo nome augusto. Toscano! voi siete un popolo buono, virtuoso e fedele; l'Imperatore vi conosce e vi stima; abbandonatevi alla fiducia; tacciano ornai le persone esagerate di ogni partito, e non nutrano alcuna speranza. Gli uomini dabbene, saggi ed imparziali si riuniscano qui, come nel resto della Francia; non abbiano che un solo spirito, ed un solo cuore ; siano essi, ed insegnino a voi, ad essere degni figli di Napoleone ! >
      E così, anche questa volta i toscani la pensavano secondo i desiderii del grand'uomo. Dapprima, nel 1799. eran secondo lui repubblicani; e perciò mandò i francesi ad occupar la Toscana ; quando poi cedè questa alla Spagna, allora era ammirato dal loro attaccamento alla monarchia; e vi mandò il re d'Etruria: fatto poi imperatore mutò registro; e capì, a detta sua, che i toscani che erano « un popolo buono, virtuoso e fedele » volevano tornare alla Francia, per essere « adottati come figliuoli » dal « più grande degli eroi e dei sovrani. »
      Queste continue cabale, finirono per stancare addirittura i toscani, i quali, per uscirne, non vedendo altro mezzo, domandarono a colui, che i preti francesi avevano portato alle stelle dicendolo l'inviato da Dio, che accordasse loro una corte residente in Firenze tanto per vedere che cosa avrebbero ottenuto. E siccome le sorprese non eran finite, cosi un decreto dell' Imperatore li contentò. Era predestinata a divenir sovrana la sua sorella Elisa, nata nel 1776, e fatta sposa nel 1797 al tenente di fanteria Felice Baciocchi, nobile córso, il quale con quel matrimonio diventò colonnello di stianto, e fu felice di nome e di fatti.
      Ala benché semplice tenente, il Baciocchi era noto per un giuoeatore valoroso, forse più di quello che non lo fosse come soldato. Una volta diventato cognato di Napoleone, la strada


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Firenze vecchia
Storia - Cronaca - Aneddotica - Costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze
1899 pagine 702

   

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