Firenze vecchia di Giuseppe Conti
Il Covi une Fiorentino dal iygg al iSij. 105
Gli stessi priori elessero, tanto per gli alloggi cpianto per soprintendere alla distribuzione delle razioni, il signor Giuseppe Panzanini.
La deliberazione più curiosa però, fu quella presa il giorno seguente, 26 marzo « dopo pranzo » - come è scritto nel protocollo - con la quale prevedendo i signori priori - sempre di tutt' e tre le borse - la urgente necessità nella quale si trovava « la Comunità » di esser provvista di denaro per le spese occorrenti, ordinarono « farsi intendere al provveditore dell' Azienda dei Presti » che passasse immediatamente alla cassa comunale tutto il denaro esistente nelle casse dei respettivi presti, niuna esclusa nè eccettuata.
Elessero quindi i signori Silvestro Aldobrandino Marco Bar-toli, Giuseppe Baldovinetti, Vincenzo Gondi e Scipione Ga-nucci, perchè << con le loro buone maniere » istruissero il pubblico sulla rettitudine delle intenzioni del Magistrato civico nell' emanare tali disposizioni ; e ciò perchè non restasse deluso da sinistre interpetrazioni affatto aliene dei « provvedimenti pubblicati per la quiete e tranquillità di ciascheduno. » Considerando poi « i signori adunati » che per provvedere con prontezza alle richieste dell' armata francese non poteva supplire la sola cassa della loro Comunità « affatto esausta di denaro ; » incaricarono i cancellieri Domenico Baretti cassiere della Comunità, ed il dottore Stefano Compostoff « secondo ministro della medesima » di presentarsi « al cittadino ministro Reinhard » per ottenere da lui la facoltà di far contribuire, per una somma almeno di quarantamila scudi, le casse della zecca, della depositeria, dei lotti, della dogana « e con più analogia quella della Camera delle Comunità in cui passano tutte le rendite degli altri comuni per dipendenza della tassa di redenzione » onde supplire a tutti i bisogni inerenti all' approvvisionamento dell' armata francese « stanziata nella dominante. »
11 28 marzo si adunò di nuovo il Magistrato ed elesse « i cittadini » - poiché avevan già fatto l'orecchio a chiamarsi cosi - Ippolito Venturi, dottor Giovacchino Cambiagi, An-
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Firenze vecchia
Storia - Cronaca - Aneddotica - Costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze 1899
pagine 702 |
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Pagina (109/706)
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