Firenze vecchia di Giuseppe Conti
I IOFirenze Vecchia
Tutte risorse eoteste, che rendevan sempre più facile e simpatico il nuovo regime dei liberatori.
Quando poi si allontanarono le truppe francesi, per assicurare « la tranquillità, la quiete e la sicurezza » della città il Comune fu costretto a provvedere, senza denari. E al solito se la cavò « con una deliberazione del 24 giugno 1799 dichiarando ipso facto come descritti nel catalogo della truppa nazionale tutti i possidenti della città, senza eccezione alcuna, e i loro figli capaci di portar l'arme. »
Furono iscritti pure gli impiegati e i loro figli, e i pensionati.
Tutto questo « al fine di dimostrare alla nostra patria — servendo lo straniero - lo zelo, l'interesse, la fedeltà e l'attaccamento di cui ciascheduno è debitore verso la medesima! »
E siccome il Senato fiorentino, subentrato al governo francese, per fare onore alle deliziose truppe aretine ordinò uno spettacolo in onore di queste al teatro del Cocomero nella sera del dì 8 luglio, così la Comunità dovè pagare a Gaetano Grazzini, impresario di quel teatro, la somma di cinque zecchini per la spesa dell' illuminazione del teatro.
E la Comunità, che andava sempre più in rovina, si vide costretta ad incaricare il cancelliere Domenico Baretti di ado-prar.si col signor - non si diceva di già più cittadino — Giovanni Marcantelli. all' effetto di raccogliere delle somme da darsi a prestito alla Comunità stessa, rivolgendosi « al signor Francesco Baldi, al signor Donato Orsi e ad altri banchieri di credito. »
Ma nessuno correva a prestare al Comune ; il quale fu costretto nientemeno che ad implorare, con partito dell' 11 luglio, dall' inclito Senato, 1' autorizzazione di impegnare a favore di una persona da nominarsi che si era offerta di fare un prestito di mille scudi, « il fondo che serviva di residenza al Magistrato comunitativo! » cioè il palazzo della parte guelfa in Piazza San P>iagio.
E benché si trovasse il Comune in queste misere condizioni, pur nonostante il gonfaloniere Orazio Morelli, che a
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Firenze vecchia
Storia - Cronaca - Aneddotica - Costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze 1899
pagine 702 |
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Pagina (114/706)
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