Firenze vecchia di Giuseppe Conti

Pagina (127/706)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      Il Comune Fiorentino dal i"]<¦)<) al 1814 123
      o locuste; perchè essendo il Comune circoscrìtto dalle mura, le loczcste non avrebbero dato noia anche se fossero entrate in città. Perciò fu fatta istanza alla reggente d'essere esonerati da qualunque spesa per estirpare i grilli o cavallette che si volessero chiamare.
      Il Magistrato, per non sembrare ostile alla serenissima reggente, era costretto però ad afferrare tutte le occasioni che gli si presentavano per protestare la sua devozione e l'inalterabile attaccamento tanto a lei che al suo degnissimo ragazzo, che aveva il titolo di re d'Etruria, ereditato da quel portento ch'era stato suo padre Lodovico. Perciò, nel 12 giugno 1807, cogliendo « la fausta circostanza » del ritorno delle Loro Maestà la Regina reggente ed il piccolo re, la Comunità stabili di ordinare, come aveva fatto nel 10 maggio 1806 quando le stesse Loro Maestà tornarono da Livorno, che per dare un qualche contrassegno di pubblico gradimento e letizia fosse decentemente illuminata la porta a San Frediano per mezzo di lampioni e padelle ardenti, come ancora il Borgo a San Frediano con simili padelle o fanali a proporzionali distanze a spese della Comunità, questo s' intende. Soltanto fu risparmiata la spesa di 6851 lire, occorse nel 10 maggio 1806 per l'arco trionfale alla porta a San Frediano, che nel 1807 fu risparmiata, in vista forse che questi ritorni eran troppo frequenti.
      E per rendere ancor più splendida e possibilmente più spontanea la dimostrazione, il Magistrato invitò, o meglio, intimo (come si usava di dire allora) i cittadini che avevan la fortuna di abitare dalla porta a San Frediano fino a' Pitti, di illuminare le loro case, se il ritorno delle preziose Loro Maestà fosse avvenuto di sera; e ad ornare le finestre se accadesse di giorno. Di più, i Priori deputarono il Gonfaloniere marchese Tommaso Guadagni, il duca Ferdinando .Strozzi, il ca-valier Vincenzo Gondi Cerretani ed il signor Luigi Pratesi, perchè si portassero al Palazzo Pitti la sera dell'arrivo, per felicitare in nome pubblico le Loro Maestà di essersi restituite alla capitale !


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Firenze vecchia
Storia - Cronaca - Aneddotica - Costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze
1899 pagine 702

   

Pagina (127/706)






Comune Fiorentino Comune Magistrato Etruria Lodovico Loro Maestà Regina Comunità Loro Maestà Livorno San Frediano Borgo San Frediano Comunità San Frediano Magistrato San Frediano Pitti Loro Maestà Priori Gonfaloniere Tommaso Guadagni Ferdinando Strozzi Vincenzo Gondi Cerretani Luigi Pratesi Palazzo Pitti Loro Maestà