Firenze vecchia di Giuseppe Conti

Pagina (135/706)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      Il Covi une Fiorentino dal iygg al iSij. 131
      delle ultime ad imitare il luminoso esempio della buona città di Parig'i, e a dimostrare il suo zelo ed attaccamento verso 1' eroe, che in tanti incontri aveva contraddistinta la sua affezione con segnalati benefizi, domandavano che si facesse un indirizzo a S. M. I. e R. supplicandola ad accettare l'offerta di cinquanta cavalieri armati ed equipaggiati.
      Il sottoprefetto, incaricato dal prefetto dell'Arno di presiedere il « Corpo municipale di Firenze » prese la parola per dimostrare agli adunati tutto il piacere che provava di trovarsi in mezzo ad essi « i di cui lumi (diceva enfaticamente il sottoprefetto) vi hanno sempre distinto nel quadro dei cittadini più scelti ! »
      Quindi, dopo aver dimostrato che se la capitale della Toscana « era meno ricca e meno popolosa di quella immensa metropoli che è Parigi, non l'avrebbe ceduta ad essa in devozione verso S. AL, ed avrebbe saputo mostrare di essere degna di far parte « di quella gran famiglia che il più grande di tutti gli eroi ha salutato il primo col titolo di grande Nazione ! »
      « Fiorentini ! — esclamò più che mai incalorito il sottoprefetto come se credesse a quanto egli stesso diceva — Fiorentini ! Voi che siete distinti e sì celebri per le arti e per le scienze.... Voi, che per sì illustri titoli siete stati chiamati gli ateniesi dell' Italia, ecco l'occasione in cui potete mostrare di meritare questo nome sul rapporto ancora del valore e dell' onore nazionale. »
      Dopo aver tirato in ballo perfino Lorenzo de'Medici, il sottoprefetto conchiuse : « La città di Firenze cosa può far meno che dare in tale occasione cinquanta cavalieri equipaggiati ? »
      E come se nelle condizioni in cui si trovava il Comune l'equipaggiare lì per lì cinquanta cavalieri per mostrarsi i fiorentini i veri ateniesi d'Italia fosse una cosa da nulla, con la solita burbanza il sottoprefetto disse che, quella offerta era da considerarsi « come la più debole espressione dell' attaccamento il più inviolabile » che Firenze nutriva per il suo Sovrano !


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Firenze vecchia
Storia - Cronaca - Aneddotica - Costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze
1899 pagine 702

   

Pagina (135/706)






Covi Fiorentino Sij Parig Arno Firenze Toscana Parigi Nazione Italia Lorenzo Medici Firenze Comune Italia Firenze Sovrano Corpo