Firenze vecchia di Giuseppe Conti

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      Il orai/duca Ferdinando riprende i suoi usi 139
      senza nemmeno una società abbastanza distinta, Pietro Leopoldo si disimpegnò coi Granduchi di Russia che andarò 11 via contenti come pasque. Ala fu più contento il Granduca, poiché finché stettero in Firenze, stava sulle spine per non sapere che cosa fare per tenerli allegri.
      Tornando alla contessa d'Albany, essa dava una lusinghiera idea delle donne fiorentine, e della società di quel tempo, in una lettera ad un amico; lettera che molto probabilmente la seducente contessa non pensava mai che sarebbe andata alla posterità !
      Ebbene, essa senza tanti complimenti dice chiaro e tondo, con un'aria di supremo disprezzo, e fors'anco con un po'di frangia e di malignità, che le fiorentine del suo tempo « erano volgarissime eccettuata la Fabroni, che era la meno ignorante, perchè aveva un marito che poteva dirsi una biblioteca ambulante, ed anche perchè si trovava con tutti i forestieri che venivano a Firenze, e frequentava pure quelle poche persone che sapevano leggere! » Poi, la contessa d'Alban}-, continuando a fare il quadro della società fiorentina, un po' pettegolando, scriveva :
      « La Pallavicini s'è un po' guastata col signor Settimanni (il suo cicisbeo), che essa accusa d'esser troppo freddo. La Venturi è morta ieri sera ed ha lasciato detto che vuole essere esposta per due giorni prima d'esser sotterrata.
      « Io credo che suo marito si sia sentito riavere essendo liberato di quella donna, che negli ultimi mesi della sua vita ha dato degli assalti terribili alla sua avarizia: poiché essa aveva delle stranezze incredibili. Gli aveva perfino fatta ammobiliare la camera di nuovo, ed aveva cinque o sei letti di tutte le grandezze!
      « Cicciaporci sta meglio e la sua gotta va scomparendo ; ma sua moglie però è terribilmente noiosa, e mi secca coi suoi discorsi senza nominativi nè verbi, ed è una chiacchierona che non si cheta mai.
      « Qui, la prima condizione d'un patto di cicisbeismo è quella di rinunziare ad ogni occupazione, per dedicarsi interamente


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Firenze vecchia
Storia - Cronaca - Aneddotica - Costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze
1899 pagine 702

   

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