Firenze vecchia di Giuseppe Conti
Il orai/duca Ferdinando riprende i suoi usi 145
nobiltà: perchè, diceva, « tutti gli ufiziali indistintamente godono tale onore, benché di nascita non nobile. »
11 Granduca che non avrebbe commesso uno sgarbo nemmeno involontario, acconsentì che fosse modificato il suo ordine nel senso indicato dal generale Vettori, e così anche le guardie del corpo, non in servizio e di nascita non nobile, intervennero alle feste, purché in uniforme rossa e non giornaliera. Le guardie del corpo novamente istituite, avevano la loro caserma e le scuderie in fondo di via Guicciardini, dove poi fu sotto Ferdinando III costruito il rondò di destra uguale all' altro già cominciato a tempo di Pietro Leopoldo. Alla caserma delle guardie del corpo montavan la guardia i granatieri.
Ogni volta che vi era festa a Corte si ordinava per il servizio interno del palazzo un rinforzo ci' anziani ; (gli anziani era un corpo scelto che faceva la guardia a' Pitti) e per la quiete all'esterno trenta teste di granatieri, oltre la guardia solita, i quali in due pattuglie vigilavano al buon ordine delle carrozze sulla piazza.
Prima che dalla segreteria del maggiordomo maggiore fossero mandati gli inviti, il Granduca approvava la nota degli invitati che lo stesso maggiordomo gli sottoponeva. I forestieri non presentati in antecedenza. gli venivan presentati in una sala separata, prima che intervenisse alla festa, la quale cominciava, per il solito, alle sette e tre quarti o alle otto.
Generalmente gli invitati ascendevano al numero di chilo. — Conti.
Un Anziano.
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Firenze vecchia
Storia - Cronaca - Aneddotica - Costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze 1899
pagine 702 |
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Pagina (149/706)
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