Firenze vecchia di Giuseppe Conti

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      Sposalizio di Carlo Alberto
      scana ed in special modo i fiorentini, i quali, tanto gli uni che gli altri, presentirono in questa auspicata unione un più lieto avvenire per la misera Italia.
      11 Magistrato della Comunità non poteva rimanere estraneo ad un fatto cosi importante : perciò avendo sentito che era stabilito il matrimonio tra S. A. I. e R. l'arciduchessa Maria Teresa figlia dell' « amatissimo Sovrano, » e S. A. R. il Principe di Savoia e Carignano, erede presuntivo della Corona Reale di Sardegna, e volendo il Magistrato stesso contestare a S. A. I. e R. la consolazione e gradimento « che provava il pubblico per una sì fortunata unione, capace di produrre i più felici resultati per i vincoli di amicizia e parentela che andavano a stringersi tra le due Reali Case e famiglie ; » deliberò di deputare il marchese Tommaso Corsi, gonfaloniere, il marchese Leopoldo Carlo Ginori-Lisci e il conte Luigi Bellincini, « due dei priori nobili » a presentarsi in nome pubblico a S. A. I. e R. per congratularsi di un sì fausto avvenimento.
      Com' è da credersi, in una simile circostanza, il Comune era costretto a far delle feste, quale pubblica dimostrazione di gioia. Per conseguenza i signori Priori pensarono prima di tutto a mettersi in grado di comparire. Si sa: il primo prossimo è sè stesso ! Perciò nel successivo 28 marzo dal signor Gonfaloniere fu rappresentato che non sembravagli completo 1' abito di cerimonia del Magistrato, specialmente in occasione di comparse pubbliche per funzioni sacre e qualunque altra pubblica rappresentanza; « mentre non vi era con che coprire il capo uniformemente. » Onde ne seguiva « il mostruoso inconveniente » che alcuni intervenivano col cappello tondo ed altri con cappello a venti, e « in altre guise. » Perciò proponeva che, e per decenza e per uniformità, fosse dato a ciascuno dei componenti il Magistrato, una berretta di seta, o di velluto, analoga all' abito di cerimonia, cioè : di color cremisi con teletta d'oro per il Gonfaloniere, corrispondente all'abito di costume; e di color nero per i Priori, corrispondente al lucco, da usarsi soltanto nelle funzioni pubbliche.


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Firenze vecchia
Storia - Cronaca - Aneddotica - Costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze
1899 pagine 702

   

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