Firenze vecchia di Giuseppe Conti
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Firenze 1 "ceciliadalla piccola porta della cappella, essendo smontati dalla parte dei chiostri, preceduti da sole due guardie del corpo.
Dopo la messa dell'Arcivescovo, il quale impartì agli sposi la benedizione nuziale, fu cantato, manco a dirlo, il Te Deum « eseguito dai professori della reale cappella di corte. »
Terminata così la solenne cerimonia degli sponsali, con lo stesso treno i sovrani ed il seguito passando per Via de'Servi, Piazza del Duomo, il Canto alla Paglia, da San Gaetano, Santa Trinità, Via Alaggio e lo Sdrucciolo, anelarono a'Pitti, continuando sempre a suonar le campane di tutte le chiese, ed a sparare le artiglierie delle fortezze. Superbo era l'addobbo delle finestre delle case lungo lo stradale con tappeti ed arazzi variati e di pregio. Quella festa di colori, lo scampanìo incessante e il sordo rombo del cannone, fecero un effetto straordinario sul-1' animo commosso della giovane principessa, che si vide accolta con spontanea cortesia, con gentilezza squisita, da una folla così enorme come se fosse nata in mezzo a quel popolo.
Essa rimase subito colpita dal modo signorilmente civile col quale iL'arciduchessa Maria Anna Carolina. fiorentini le facevano gli
onori di casa, accogliendola con tanta espansione ed affettuosa simpatia.
« La serenità della giornata, che poteva paragonarsi alle più belle di primavera, favorì l'ingresso dell'augusta sposa » e ad infondere il brio in tutta la popolazione, che accorse in
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Firenze vecchia
Storia - Cronaca - Aneddotica - Costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze 1899
pagine 702 |
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Pagina (178/706)
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