Firenze vecchia di Giuseppe Conti

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      Le nozze dell' arciduca I^eofoldo
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      È vero che a corte rimasero contenti della principessa, perchè si presentò con buona maniera ; quasi che invece di venire da una corte, fosse venuta dalle montag'ne di Santa Fiora !
      Alle nove, la famiglia reale si pose a tre diversi tavolini a giuocare, ed immediatamente fu sciolta l'etichetta, restando libero l'ingresso a tutta la nobiltà e ufficialità nelle anticamere e stanze annesse vagamente illuminate « ed incontinenti » (sic) furon serviti copiosi rinfreschi di soli gelati e acque « di più qualità. »
      Alle dieci e un quarto finì 1' « appartamento, » ed il sovrano e i principi passarono « nell' interno del quartiere » dove era stata già preparata la tavola, alla quale furono invitati soltanto il principe Rospigliosi, il senatore Antinori, il bali Martelli e la sua consorte, la contessa D'Elei ; il marchese e la marchesa Riccardi, il senatore Aldobrandini, il duca Strozzi, la baronessa Gebsattel, il conte Opizzoni e il cavaliere Montalvi.
      Alle undici, terminata la cena, i sovrani si ritirarono nei loro quartieri « contenti d'aver passata una sì lieta giornata, che farà epoca alla felice Toscana. » Lo dicevano loro, sarà stato vero!
      11 giorno seguente, la sposa e la Corte si riposarono: e dovevano averne avuto bisogno. La sera però, andarono al teatro della Pergola, vagamente illuminato, dove agli sposi fu fatto un « triplice viva dal numeroso popolo ivi congregato, per ammirare i pregi della reale sovrana sposa. »
      Dopo il ballo, fu servita la tavola nella retrostanza del palco di corte, e vi furono invitati i personaggi della sera precedente.
      La mattina del 18 novembre furon fatte le presentazioni dei ciambellani, degli ufficiali delle guardie del corpo e degli anziani ; quindi la sera alle 6, tutta la reale famiglia in tre carrozze a pariglia, accompagnata dalle cariche di corte, le dame, i ciambellani di servizio, si recarono alla festa data «dalla Comune di Firenze » sotto gli uffizi « per il basso popolo ; »
      12. — Conti.


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Firenze vecchia
Storia - Cronaca - Aneddotica - Costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze
1899 pagine 702

   

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