Firenze vecchia di Giuseppe Conti
Il matrimonio del Granduca
22 Xquesto è il caso - orchestre di suonatori, affascinate da una immensa quantità di lumi che rallegrava i detti locali. »
« Con più raffinata eleganza e magnificenza » erano state preparate una sala da ballo e tre stanze contigue per il trattenimento dei Sovrani e del seguito.
Abbondantissima fu la distribuzione dei rinfreschi « stati elargiti » a tutti gli invitati durante la festa, che cominciò alle otto e mezzo di sera e finì alle tre e mezzo della mattina.
I Sovrani si trattennero fino al tocco dopo mezzanotte « e vennero serviti di rinfreschi dal Gonfaloniere e Priori della Comune datrice la festa, che riuscì in tutte le sue parti magnifica ed elegante, avendo incontrata la piena approvazione del pubblico concorsovi. »
Meno male!... Son cose che non accadono tutti i giorni. Secondo il solito, finite le feste furon fatti i conti delle spese, le quali ammontarono a !.. 68,199.3.8. Il marchese Corsi a motivo della sua nuova carica di maggiordomo delle LL. A A. IP e RR. l'arciduca Principe ereditario e sua augusta consorte, diede le dimissioni da Gonfaloniere. Essendo queste state accettate dal Granduca, nell'adunanza del 2 luglio 1821 lo stesso marchese Corsi lesse al Magistrato civico la partecipazione che gliene veniva fatta « con biglietto del soprassindaco. » Perciò « dopo aver passato i suoi convenevoli offici ai suoi colleghi si ritirò, assumendo le veci di gonfaloniere il priore cavalier conte Guidi. »
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Firenze vecchia
Storia - Cronaca - Aneddotica - Costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze 1899
pagine 702 |
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Pagina (237/706)
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