Firenze vecchia di Giuseppe Conti
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Firenze J 'ceciliaa questi soldati che faceva» qnerciòla quando fermandosi a bere dai vinai erano costretti a mettersi una mano sul piatto del casco per reggerlo mentre bevevano. 11 nomignolo che poi s'affibbiò loro, fu quello di bianchii!i, perchè dal i° aprile al i" novembre dovevano portare i pantaloni bianchi di tela.
E siccome spesso, d'aprile specialmente era sempre fresco, quei disgraziati tremavano bisognava veder come ; perchè la pulizia e la decenza non avevano ancora inventato le mutande !
I dragoni erano divisi in quattro squadroni, uno de' quali di-
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,-3*1 • v .< ». 1 r }\\ staccato a Siena
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taJ e due a Pisa.
• Jp Quello di Firen-
ze aveva il quartiere nel Corso
Dragoni.
dei Tintori.
Essi avevan l'elmo come quello della nostra cavalleria grave, ma più grande e con lo zuccotto nero; le grumette d'ottone a squamma di pesce come i caschi della fanteria e i morioni dei granatieri ; e nelle parate si mettevano la cresta rossa. 11 giubbino era verde con piccole falde, con rivolte scarlatte e due bottoni ; colletto e manopole pure scarlatte. I pantaloni turchini con una fila di piccoli bottoni gialli dal fianco al ginocchio, dove cominciava l'incerato. Gli ufficiali portavano nelle parate pantaloni bianchi a coscia ei
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Firenze vecchia
Storia - Cronaca - Aneddotica - Costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze 1899
pagine 702 |
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Pagina (288/706)
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