Firenze vecchia di Giuseppe Conti
L'assunzione al trono di Leopoldo II 297
semplice domanda, fa certamente passare sopra alla deficienza di altre qualità. Il Cempini fu nominato ministro delle Finanze perchè in quanto « a cuore » furon date sul conto suo al nuovo Granduca le più ampie assicurazioni.
La prova della arrendevolezza di Leopoldo II alla mente superiore del Fossombroni, fu quella di abolire la tassa del Sigillo delle cauli e provento dei macelli, che esisteva fino da quando il Villani scriveva la Cronica, al tempo del quale cotesta tassa rendeva al Comune circa 20,000 fiorini d'oro, e 350,000 lire quando venne abolita e che riusciva ad esclusivo vantaggio dei macellari, poiché i padroni stessi delle bestie vaccine o suine non « potevano macellarne alcuna per proprio uso, senza preventivo accordo coi patentati. »
Per dar maggior solennità a questo fatto, Leopoldo II, sul parere avveduto del suo ministro, volle che l'editto fosse pubblicato il 15 novembre 1824 «suo primo giorno di ricorrenza onomastica » come nuovo Granduca.
Nè a questo si fermarono le opportune riforme ; poiché col 1° gennaio del 1825 venne scemata d'un quarto la tassa prediale, o fondiaria, riducendo cosi di oltre un milione il provento che per questo titolo ne veniva all' erario.
Mercè dunque la fedele affezione del Fossombroni e del Corsini, Leopoldo II, come regnante, poteva dormire col capo fra due guanciali; la qual cosa lo rendeva l'uomo più felice del mondo, non essendo costretto ad occuparsi di faccende di cui non s'intendeva e per le quali non aveva attitudine.
Egli prese sul serio la parte di sovrano di parata : faceva quel che gli facevan fare, e sfoggiava la sua autorità nei ricevimenti, nelle solenni funzioni religiose e nelle feste.
La Corte era tornata a Firenze dalla villa di Castello fin dal 23 di giugno: e le prime cure del nuovo Granduca, che non aveva altro da fare, furon rivolte ai ricevimenti e alle presentazioni di tutti i personaggi che andavano a fargli atto d'ossequio, e dedicate alle udienze. Infatti il 24 giugno del 1824 ricevè il generale Francesco Gherardi, che gli presentò gli ufficiali della Guardia del Corpo e quelli della Guardia
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Firenze vecchia
Storia - Cronaca - Aneddotica - Costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze 1899
pagine 702 |
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Pagina (301/706)
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