Firenze vecchia di Giuseppe Conti

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      L'assunzione al trono di Leopoldo II 299
      rico all'architetto Pasquale Poccianti di costruire nella contigua piazza un recinto apposito, per celebrarvi le messe, riserbando l'intera chiesa per la cerimonia del funerale.
      All' edifizio del Poccianti era unito un portico con quattro colonne ioniche, sul fastigio del quale sedeva una statua rappresentante l'eternità con una analoga iscrizione ; e le pareti erano ornate di dipinti a bassirilievi.
      Meglio che dal Diario di Corte non si potrebbe rilevare la descrizione di quei funerali che, come si suol dire, fecero epoca, ed il cui ricordo nei fiorentini d'allora rimase lungamente come d'una cosa non mai veduta.
      Merita perciò che se ne tragga profitto.
      Le tre navate che componevano il portico, o aggiunta della chiesa, di cui la media era coperta in vòlta a mezza botte e le laterali a soffitto, oltre al ricco apparato erano state dipinte a colori : la Regina Saba davanti a Salomone e diversi altri bassirilievi, raffiguranti storie del Vecchio Testamento furono eseguiti dai professori Nenci, Marini, Falcini e Catani. L'interno della chiesa era stato ridotto a forma di Panteon « o sia sepolcreto. » Sopra l'ingresso era dipinto San Giovanni Evangelista, che indicava la sorte riserbata al giusto. Imponente per la ricchezza era l'apparato degli altari della crociata, due urne con i busti dell' imperatore Francesco I e dell' imperatrice A lari a Teresa avi del defunto sovrano; dalla cappella del Sacramento, eravi il deposito e la statua equestre del padre, imperatore Pietro Leopoldo; e dalla parte della sagrestia, la statua e il deposito dello zio imperatore Giuseppe. Nelle cappelle dell'unica navata di mezzo, parate con ricchi padiglioni neri foderati d'ermellino eranvi urne e monumenti, con i busti degli illustri defunti della famiglia granducale, cioè della madre A Tari a Luisa, dei fratelli arciduca Leopoldo, arciduca Alberto, arciduca Alassimiliano, e delle sorelle arciduchesse Maria Anna, Maria Clementina; quindi della prima moglie di Ferdinando III Maria Luisa, ed i figli arciduca Francesco e arciduchessa Carolina, con iscrizioni fatte dall'abate Zannoni.


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Firenze vecchia
Storia - Cronaca - Aneddotica - Costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze
1899 pagine 702

   

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