Firenze vecchia di Giuseppe Conti

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      / primi anni del regno di Leopoldo II
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      raccogliere oggetti zoologici, mineralogici e botanici, onde arricchire il Museo di Firenze. Il Raddi tornò portando dal Brasile copiose ed importanti collezioni, fra le quali, degne di considerazione furono quelle « degli insetti, dei rettili, dei pesci non che un pregevolissimo erbario. » La celebrità di questo modesto e valente scienziato, che in quel suo viaggio si era spinto in regioni da nessun altro fino allora esplorate, incontrando pericoli d'ogni specie e privazioni di ogni sorta, fu in patria perseguitato dall' invidia e dall' astio specialmente per opera « di un pio e nefando suo collega. » E tanto fu perseguitato, che egli nel 1821 fu costretto a ritirarsi dal Museo di Fisica e Storia Naturale del quale era conservatore.
      Ma dopo sei anni, i ministri di Leopoldo II vollero prenderne le difese e render giustizia al povero Raddi.
      Nella relazione sulla spedizione letteraria d'Egitto, essi, dopo aver rammentata la utilità dell'opera del Raddi al Brasile dicevano, che essendo egli in quel momento senza impiego, ma zelantissimo per la scienza che professava per decoro della sua patria e di notoria celebrità fra i professori di storia naturale, avrebbe còlto con trasporto quella nuova occasione di distinguersi. Ma la vera, completa soddisfazione data al Raddi, è contenuta in queste franche e leali parole dei ministri toscani : « Le cognizioni di quest' uomo, che ad una somma modestia unisce indefesso impegno per riuscire in tutto ciò che intraprende, e che ha sempre dimostrato il più lodevole disinteresse, potrebbero essere in molte circostanze proficue alle stesse ricerche che Champollion e i suoi compagni si propongono di fare.»
      Stabilita così la spedizione di una Commissione toscana in Egitto, ne fu data comunicazione al professor Rosellini con lettera del i° settembre 1827, firmata dal ministro Don Neri Corsini e dal segretario di Stato E. Strozzi.
      In quella lettera eran contenute le norme e le condizioni alle quali si intendeva, dal Granduca e dal Governo, subordinata la spedizione. Prima di tutto si partecipava al Rosellini che gli era permesso di unirsi « al rinomato Champollion


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Firenze vecchia
Storia - Cronaca - Aneddotica - Costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze
1899 pagine 702

   

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