Firenze vecchia di Giuseppe Conti
Firenze Vecchia
Camerata; Pietro Giordani, come autore dell'epigrafe scolpita nella colonna, in ricompensa dei sentimenti di devozione e di riconoscenza ivi espressi, fu, insieme al barone Poerio, espulso dal Granducato !...
E che il ritorno del Granduca, per così dire incolume, da Vienna fosse una gioia per tutti, lo dimostra la deliberazione presa dal Magistrato civico in tale occasione, ossia nel 24 luglio 1830.
In essa, il Gonfaloniere rappresentò di aver sentito il quasi universal gradimento degli abitanti di tutti i siti della città, perchè fossero « dalla Comunità dati contrassegni di rispetto e di giubbilo, con qualche festa pubblica, nel fausto ritorno, » che era per fare alla sua Residenza Sua Altezza Imperiale e Reale « il graziosissimo e ben amato Sovrano con la Granduchessa sua sposa e tutta la famiglia Imperiale e Reale, profittando di questa circostanza anche per dimostrarsi grati del regalo fatto pochi mesi prima dal Granduca, di 54 buglioli di cuoio per il corpo dei pompieri. »
Perciò fu deliberato che al detto ritorno fosse preparato l'ingresso nella città, per la nuova strada detta di San Leopoldo in continuazione di Via Larga; ed a tale oggetto si facesse nelle mura urbane una sufficiente apertura a guisa di Porta, da servire per detto solo ingresso e da chiudersi dopo il medesimo, ottenendone l'opportuna superiore permissione, e di dare una qualche festa civica, che potesse essere di gradimento e piacere della prefata I. e R. A. S.
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Firenze vecchia
Storia - Cronaca - Aneddotica - Costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze 1899
pagine 702 |
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Pagina (324/706)
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