Firenze vecchia di Giuseppe Conti

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      Firenze ́ "ceciliasentazioni e delle udienze particolari, furono lasciati in pace: ma il 24 di giugno fu - come suol dirsi - giornata campale.
      La mattina alle dieci e mezzo andarono al Duomo al gran servizio di chiesa in abito di gala, e le dame col solito manto. Alla elevazione le truppe schierate sulla piazza fecero i tre spari, non troppo a tempo se si vuole, ma tali da far sobbalzare a un tratto le migliaia dei fedeli che stavano ad ammirare lo sfarzo della festa più che ad ascoltar la messa, e che non si aspettavano tutt'a un tratto quei tonfi.
      Dopo la messa celebrata dall'Arcivescovo, questi diede la benedizione papale, e quindi, con lo stesso cerimoniale come erano venuti, i Sovrani e la Corte si recarono nel tempio di .San Giovanni « per l'adorazione delle reliquie e per la solita offerta della cera. »
      Dall'arciprete del Duomo, rettore della Basilica, fu offerta agli sposi l'acqua santa e poi se ne poterono andare.
      Alle sei e mezzo, « dopo pranzo » s'intende, il Granduca, la Granduchessa e tutta la reale famiglia andarono ad assistere alla corsa dei barberi, dal terrazzino del Prato, « con invito ai ministri esteri, consiglieri, ciambellani e dame in abito di gala. »
      Alla corsa dei barberi vi assistettero pure il 27 per il palio di San Vittorio ed il il 29 per quello di San Pietro.
      La chiusa delle feste fu il di 30 giugno, nel qual giorno ebbe luogo la festa campestre alle Cascine, data dal Comune di Firenze, « in contemplazione dello sposalizio del Reale Sovrano. » Fino dal 28 giugno 1833 era stato dal signor Gonfaloniere rappresentato al Magistrato essere « di convenienza e di dovere che una Deputazione composta d'individui del Alagistrato stesso » venisse eletta per presentarsi a S. A. I. e R. onde pregarlo a degnarsi d'onorare con la sua presenza, e con tutta la I. e R. Famiglia, la festa popolare che la Comunità si era fatta un dovere di dare alle Reali Cascine dell' Isola « a contemplazione delle faustissime nozze celebrate dalla prefata I. e R. A. S. con S. A. R. la principessa Maria Antonia sorella di S. M. il Re delle Due Si-


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Firenze vecchia
Storia - Cronaca - Aneddotica - Costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze
1899 pagine 702

   

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