Firenze vecchia di Giuseppe Conti

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      Attorno alle mitra della cittą
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      dopo lavati buttavan g"ił nelle ceste che la mattina dopo andavano alla piazza.
      Un altro passatempo per quei ricoverati era di stare a vedere gli ortolani quando annaffiavano l'orto, con una specie di padelle infilate in un manico, arnese cotesto, che diremmo quasi un incunabulo dell' industria agraria.
      I vecchi un po'pił arzilli, che avevan perso il pelo ma non il vizio, invece dei contadini guardavan pił volentieri con gli occhi lustri, certe belle ragazzotte tarchiate e bronzine, che scalze, col cappellone di paglia in testa e la gonnella tirata su fino al ginocchio, stavano a gambe larghe annaffiando l'orto con pił lestezza d'un uomo.
      Questo divertimento, visto dalla spalletta della strada lungo le mura della Croce, non era soltanto dei ragazzi e dei vecchi di Montedomini; ma spesso ci si fermavano anche que'bighelloni del basso popolo, che andavano a girellar per le mura.
      « Lungo le mura » era uno dei tanti luoghi preferiti per giuocare alla palla ; e non era raro il caso che qualche ragazzo, nel calarsi gił per riprenderne una, cascasse in quei poderi, rincorso subito da un cane o scapaccionato da un contadino, perchč, con la scusa della palla, molti rubavan l'uva o le pesche o la frutta che pił era di stagione. Anzi, qualche volta, siccome alcuni alberi coi rami tentatori si avvicinavano alla strada, certi rag'azzi ladracchioli, nello spenzolarsi troppo per agguantare una susina o una mela, anda-van di sotto ; e di sovente, invece di tornare a casa eran portati allo Spedale.
      Proseguendo la gita, s'arrivava a un vicoletto in discesa che si diceva Via del Gelsomino e che riusciva in Borgo la Croce. Quivi erano alcune casette di povera gente, per le quali lo sterrato del vicolo teneva luogo di sala, e di qualche cosa di peggio. Di pił c'era una concia, una fabbrica di candele di sego ed una stalla, dove si rimettevan le bufale in giorno di mercato. Passar da quel vicolo e non rimanere ammorbati, poteva ammettersi a un miracolo. E si chiamava Via del Gelsomino !...


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Firenze vecchia
Storia - Cronaca - Aneddotica - Costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze
1899 pagine 702

   

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