Firenze vecchia di Giuseppe Conti

Pagina (369/706)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      Attorno alte mura della città
      365
      gran nicchia tutta nera, e piena d'una fuliggine lustra come unta. Quello era il luogo dove i verniciatori, i mesticatori e i legnaioli, andavano a far le vernici, poiché non era per-
      Villino Ginori e Vicolo della Mattonaia.
      messo di farle in città, a causa dei frequenti casi in cui scoppiavano i matracci, e che potevano esser causa d'incendi.
      In cotesta località, quasi deserta e fuori di mano, anda-van pure i carradori a piegare i cerchioni delle ruote dei barrocci e dei carri ; operazione che si faceva con sistemi molto primitivi, poiché facevano in terra un gran cerchio di grandi scheggio fatte coli' ascia nel modellare il legname, e vi mettevano sopra i cerchioni, che con delle grosse morse piegavano quando il ferro era rosso.
      Dopo si trovava la Porta a Pinti la quale venne demolita insieme alle mura, per comodità della linea dei viali e per non sopprimere il piccolo e grazioso Cimitero detto « degli Inglesi. » La Porta a Pinti era opera essa pure di Arnolfo,


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Firenze vecchia
Storia - Cronaca - Aneddotica - Costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze
1899 pagine 702

   

Pagina (369/706)






Ginori Vicolo Mattonaia Porta Pinti Cimitero Inglesi Porta Pinti Arnolfo