Firenze vecchia di Giuseppe Conti

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      ed ebbe forse miglior sorte ad esser distrutta, anzi che rimanere per l'oggetto a cui servono le altre.
      Fino alla Porta a San Gallo col suo loggiato esterno che serviva di corpo di guardia, non c'era altro di notevole; maa pochi passi dalla porta sorgeva elegante e curiosa per la bizzarra struttura la Torre del Maglio, demolita essa pure con l'abbattimento delle mura, e chiamata anche Xacquedotto, perchè di lì si di-. , . , ,.,. . , ., ... ramava l'acqua di Pra-
      Porta a Pinti veduta dall'interno della citta. 1
      telino che a quei tempi era tenuta in conto più dell'acqua benedetta.
      A destra, lungo le mura, la Fortezza da Basso, coi fossi che la circondavano, aveva tutto l'aspetto d'un forte sul serio ; ma oramai essa non poteva destar più nessuna apprensione, poiché dal 1815 in poi, le idee bellicose erano sparite affatto.
      In fondo a Via della Scala c' eran le cosiddette Porte Nuove, di moderna costruzione. La Porta era una sola, ma per esser divisa a due archi, poiché da una parte s'entrava in città e dall'altra si usciva, fu detta le porte nuove.
      Per arrivare alla Porta al Prato, la strada di fuori continuava ad alti e bassi, tetra, uggiosa, squallida e deserta: ma di fuori la cosa era diversa. Di lì cominciava subito il bosco delle Cascine, le quali non erano regolari nè tenute come ora, ed avevano un aspetto più selvatico e più campestre.
      Porta a San Gallo.


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Firenze vecchia
Storia - Cronaca - Aneddotica - Costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze
1899 pagine 702

   

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