Firenze vecchia di Giuseppe Conti
Mercato Vecchio
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tori e testicciolai, che pelavan le teste d'agnello dopo averle scottate nell' acqua a bollore della caldaia lì nella strada ; e cotenne di maiale e zampe di vitella e trippa e roba fino a far venire la nausea, ma tutta accomodata per bene in certi grandi piatti di rame del seicento, che oggi si vedono nelle vetrine degli antiquari.
In Via degli Speziali si trovava l'osteria e albergo della Cervia sull'angolo di Via de' Cardinali, ora Via de'Medici, la quale esisteva fin dal 1578; ma la casa non era ancora destinata ad uso d'albergo ; e nei libri delle Decime del 1378 trovasi che in una stanza di essa casa, Antonio di Francesco da Dicomano, del Gonfalon d'oro « vi faceva osteria » ed era conosciuto per Tonino oste alla Cervia. E Tonino confinava con un tal Bernardo profumiere e con l'albergo del Falcone ove nel 1317 Bernardino da Pistoia faceva egli pure osteria, che rimaneva presso il Canto del Giglio in Via Cal-zaioli, ove appunto in cantonata v'era fino dal XVI secolo la « Spezieria del Giglio» rimasta fino a'nostri giorni.
Difaccia, più in giù, c'era l'osteria della Coroncina, sull'angolo che metteva al vicolo dello stesso nome alla Piazza dei Tre Re e al vicolo detto dell'Onestà rispondente in Via C'al-zaioli, perchè quivi in alcune stanze dell'Arte de'beccai, risiedeva il Magistrato dell'Onestà: titolo che pareva una can-
27. — Conti.
Sdrucciolo dì San Michele dalla parte del Palagio della Lana.
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Firenze vecchia
Storia - Cronaca - Aneddotica - Costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze 1899
pagine 702 |
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Pagina (421/706)
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