Firenze vecchia di Giuseppe Conti

Pagina (478/706)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      474
      Firenze J ''ceciliaviaggio di due giorni in carrozza, per comprarsi i vestiti da inverno o da estate a seconda della stagione, perchè oltre al gran risparmio c'era la novità del disegno e della stoffa da parer roba che non la potessero aver che i signori.
      Quelli del popolo che erano appassionatissimi per il nuoto, e che non potevano andare ai bagni di Livorno o della Por-retta, facevan di necessità virtù e si contentavano di quelliIngresso ai bagni della Vagaloggia fuori della Porticciuola.
      d'Arno. Le località non mancavano; ed una delle più frequentata era la Vagaloggia, fuori della Porticciuola del Prato, dov'erano le molina, che rimanevano precisamente di fronte dov'è oggi il palazzo Favard.
      Ai bagni della Vagaloggia si entrava dalla Porticciuola; e voltando subito a sinistra, ove erano i molini, si trovava una specie di viottolo fiancheggiato da piante d'arancio selvatiche, ed altri alberetti. Arrivati in fondo, c'era una piazzetta dalla quale s'entrava in uno stanzone, alle cui pareti in alcuni punti per i più ambiziosi, che dopo fatto il bagno volevano pettinarsi, v'erano dei pettini di legno da cavalli,


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Firenze vecchia
Storia - Cronaca - Aneddotica - Costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze
1899 pagine 702

   

Pagina (478/706)






Livorno Por-retta Vagaloggia Porticciuola Arno Vagaloggia Porticciuola Prato Favard Vagaloggia Porticciuola