Firenze vecchia di Giuseppe Conti

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      Bagni, e Teatri
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      e le figure, onde servirsene poi per le culatte delle filze. A cotesto bambino, passava l'anima di dover distruggere tante belle pergamene storiate, che il Pistoi comprava dai servitori delle case signorili e anche dai custodi dell'Archivio: e prima di distruggerle le lucidava alla meglio, come poteva. Quello fu il primo passo per divenire artista.
      Nella casa di Via Santa Reparata, dove Gaetano Bianchi mori nel 1S92, molti artisti ed ammiratori suoi, col consenso del Comune, vollero porre una lapide, in memoria d'un uomo che da modesta origine seppe illustrare il proprio nome.
      Tanto nei bagni della « Buca del Cento » quanto in quelli del Fischialo vi era poco riguardo, perchè stavan mescolati insieme le donne, che andavano a fare il bagno portando seco i ragazzi forse perchè vedessero più presto come stavan le cose, e gli uomini che per costume e per rispettar la decenza si legavano alla vita un fazzoletto a fisciù! e ringraziare Iddio !
      Molti però spendevano quel quattrino, che ci voleva per scendere in Arno, soltanto per divertirsi stando sul greto a sentir le questioni che tutti i giorni nascevano fra le ciane di San Niccolò che andavano a bagnarsi, e che se ne clicevan di tutt' i colori. Quand'erano arrabbiate, aprivan bocca e lasciavano andare ! Le liti nascevano spesso per via dei figliuoli; chi s'allontanava troppo, chi li mandava via e dava loro anche uno scapaccione, suscitando un putiferio e un bailamme, che faceva scoppiar dal ridere quelli che si di-
      I bagni della « Buca del Cento >.


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Firenze vecchia
Storia - Cronaca - Aneddotica - Costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze
1899 pagine 702

   

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