Firenze vecchia di Giuseppe Conti
Bagni, e Teatri
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mavano a mangiare il fritto di pesci d'Arno, o a fare uno spuntino con l'affettato e un buon bicchier di vino. I pesci d'Arno andavano anche a mangiarli da un oste chiamato il Dottore, perchè medicava clandestinamente certe malattie; ed aveva bottega sull'Arno alla Piagentina, passate le Aio-lina dove andavano a bagnarsi i nuotatori più appassionati,
Molina di San Niccolò e della Piagentina.
che per mostrare la loro valentìa preferivano la Casaecia, così chiamata da un'antica casa di navalestro rovinata, luogo pericolosissimo, perchè i molinelli e i gorghi dell' acqua eran tremendi, e la profondità grandissima.
Quanti e quanti di quei bravi nuotatori hanno fatto accorrere la Misericordia per trasportarli cadaveri !
Oltre gli appassionati vi erano i temerari; i quali ambivano di mostrare la loro bravura buttandosi nel fiume dalle sponde del Lungarno, prima della Porticciuola delle Travi, vicino al Ponte alle Grazie, in quel punto dove è maggior corrente, per fare a chi resisteva più nuotando sott'acqua ed arrivando il primo all' arcata di mezzo del Ponte Vecchio.
31. — Conti.
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Firenze vecchia
Storia - Cronaca - Aneddotica - Costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze 1899
pagine 702 |
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Pagina (485/706)
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