Firenze vecchia di Giuseppe Conti

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      Befane e Carnevale
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      non sentir più nemmen nulla. Le osterie eran piene zeppe, e si cantava e si suonava, bevendo come spugne.
      A poter rivedere Firenze di quei tempi, sia pure per una mezz' ora, ci sarebbe da rimanere a bocca aperta.
      Anche le arti facevano ognuna la propria befanata, e la sera appunto del 5 gennaio 15S9, i Setaioli portavano a spasso la loro befana, che era la più bella e la più ricca, tutta vestita in ghingheri, di seta, e con mille ornamenti. In via della Condotta, questa comitiva numerosissima dei Setaioli, s'incontrò nella carrozza del marchese Sampieri di Bologna. Quelli della befana imposero al cocchiere di tornare addietro, o di entrare in una di quelle straclucole laterali, per lasciar passare il rumoroso corteggio, che in una strada stretta come era quella di Condotta, avrebbe dovuto dividersi e disordinarsi per dar luogo alla carrozza. Il cocchiere, un certo Antonio Mondini, egli pure bolognese, non intendeva ragione;, e gli altri seguitavano a sussurrare e a volerlo far tornare addietro. 1 cavalli, una pariglia morella stupenda, sbuffanti e cogli orecchi ritti scalpitavano e s'imbizzarrivano. Dalle narici si vedeva uscire il fiato, al lume delle torce, come il rifiuto d'una macchina a vapore, ed il cocchiere che durava molta fatica a tenerli, intimò sul serio, che gli sgombrassero il passo. Ci fu qualcuno allora, che indispettito dalla soperchieria del marchese Sampieri, che affacciato allo sportello gridava al cocchiere di tirare avanti, e dalla tracotanza del cocchiere stesso, si avventò alla testa de' cavalli per farli andare indietro.
      Il Mondini allora, tirata fuori una terzetto, fece fuoco sul gruppo degli avversari, e ferì mortalmente un giovane di ventidue anni di distintissima famiglia, e per colmo di sventura figliuolo unico. Questo infelice fu « il signor Domenico Ricci, » che sollevato subito a braccia da'suoi compagni, fu messo in una bottega, « e quivi in meno di mezz'ora, rese l'anima al suo creatore. »
      L' altra befanata, che cinque anni dopo diventò essa pure celebre, fu quella del 5 gennaio 1594.


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Firenze vecchia
Storia - Cronaca - Aneddotica - Costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze
1899 pagine 702

   

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