Firenze vecchia di Giuseppe Conti
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Firenze Vecchia
Come al solito, la città era tutta una baldoria continuata da un capo all' altro. Le befane si incontravan per le vie salutandosi con fischi ed urli, che arrivavano alle stelle. Il chiarore delle innumerevoli torce rischiarava le strette viuzze, i vicoli e i chiassoli, per dove quelle matte brigate passavano, assordando cogli squilli delle trombe di vetro e d'ottone, e coi berci e le grida. Pareva un popolo contento e felice, spensierato per l'avvenire e dimentico del glorioso passato. Le osterie rigurgitavano di gente che vuotava i boccali di vino come bicchierini di rosolio, e che quindi usciva per andar dietro alle brigate delle befane per aumentare il chiasso ed il frastuono. Una di queste, venendo da Via Calzaioli, sboccò in Piazza della Signoria, e per Via della Ninna e Via de' Neri, si diresse al Ponte delle Grazie per andare a far baccano di là d'Arno. Questa comitiva, quando fu proprio a mezzo il ponte, s'incontrò in un' altra befanata, che da San Niccolò si rivolgeva dalla parte di qua. Al solito vi fu questione, per dir cosi, d' etichetta. Quelli che andavano di là d'Arno, volevano che gli altri di San Niccolò retrocedessero, per lasciare passar loro; e quegli altri, invece, pretendevano che la befanata che sboccava dal Canto agli Alberti tornasse addietro lei. Ne nacque un subbuglio ; e cominciarono le due parti a questionare sulla precedenza. Vedendo tanto gli lini che gli altri che con le buone non si persuadevano, cominciarono con le cattive; e fecero alle b(fmatc, cioè a dire, si bastonarono con le pertiche e con le befane infilate nelle medesime, che eran tutte montate su un' armatura di legno, che perciò pesavano bene e non male, e nella testa specialmente si sentivano le busse per un pezzo. Gli urli e le grida cambiaron tono; non era più lo schiamazzo fragoroso della baldoria e del chiasso, ma il vocio della rissa e le imprecazioni della zuffa. Rotte e spezzate le befane, si ricorse ai sassi che dalla porticciuola molti erano scesi a prender sul greto d'Arno, e cominciarono a fare alle sassate che piovevan come la grandine. Era una vera battaglia. Tutto il Ponte alle Grazie risuonò delle bestemmie e delle grida
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Firenze vecchia
Storia - Cronaca - Aneddotica - Costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze 1899
pagine 702 |
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Pagina (500/706)
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