Firenze vecchia di Giuseppe Conti

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      Firenze Vecchia
      c miglior servizio della festa. » Ala col tempo non si trovò più nessun negoziante che le volesse occupare neanche gratis. Nel 1818 il Magistrato civico deliberò di costruirne due soltanto « ad uso di caffè e di bozzolaro. » E siccome anche queste non le volle nessuno, perchè era più lo scapito del guadagno, così nel 1830 il Magistrato « a proposizione del signor Gonfaloniere » ordinò che tanto nel carnevale di quel-l'anno quanto negli anni futuri non venissero più erette « in fondo agli Uffizi » le due botteghe di legname perchè non vi eran più « attendenti per fornirle, come costumavasi in addietro, » e anche perchè non erano più « di verun riparo al passeggio delle maschere ne'soliti giorni, » veduto che la gente, alla quale era vietato l'ingresso perchè non decentemente vestita, e specie i rag'azzi, dalla parte dell'Arno trovava modo di passare di sotto i banchi alzando la tela dipinta a pietra.
      Così la Comunità per l'avvenire risparmiò « una spesa affatto inutile, » tanto più che vi rimaneva sempre quella, per quanto lieve, occorrente agli « opranti per mettere e riportare le catene, presso gli Uffizi lunghi e corti, » in oc-' casione dei corsi delle maschere o passeggio.
      Durante il carnevale oltre ai teatri ed ai veglioni avevan luogo a Corte feste da ballo e pranzi di gala con tale profusione di serviti da tavola, ricchezza d'argenterie, di vasellami d'oro, e di antichi parati, da superare, come s'è riferito altrove, qualunque Corte d'Europa a detta dei medesimi principi e regnanti stranieri, che più volte intervennero ai pranzi di Palazzo Pitti.
      Ed il Granduca e la Corte intervenivano pure a feste private: la più celebre fu quella ai tempi di Ferdinando ILI la sera del 5 febbraio 1823, della quale festa nel Diario di Corte così si parla:
      « I Sovrani andarono alla gran festa da ballo data dal principe Cammillo Borghese ove sono stati anche a lauta cena. In questa occasione si son recati in una più che elegante mascherata rappresentante la famiglia di Lorenzo il


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Firenze vecchia
Storia - Cronaca - Aneddotica - Costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze
1899 pagine 702

   

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