Firenze vecchia di Giuseppe Conti

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      556 Firenze ì'ece/iiaprocessione del Corpus Doniini ; e verso le dieci, li menava sul prato detto del Barone del Nero annesso al palazzo Tor-rigiani, che rispondeva sull'Arno ; e qui dava ad ognuno un pantondo gravido per colazione, senza però dar loro bere : perchè se faeevan un chiasso indiavolato a mangiar solamente, c' era da figurarsi quel che avrebbero fatto se avessero bevuto del vino !
      Dopo quella del Corpus Domini si facevano nell'ottava-rio altre processioni : cioè il lunedì dopo vespro a San Marco; il martedì a San Simone ; il mercoledì a San Tommaso in Mercato, ed il giovedì, giorno dell'ottavario, si faceva quella del Duomo girando attorno ai fondamenti, ed alla quale interveniva la Corte.
      Sulle rispettive piazze si faceva quella di San Lorenzo, di San Pier Maggiore nel Mercatino di San Piero; di San Niccolò e d'Ognissanti.
      Oltre a queste, c'eran le processioni di San Remigio, che quando passava dal Corso dei Tintori dinanzi alla Caserma dei dragoni, veniva fuori la guardia, ed il priore facendo fermare il baldacchino dava a' soldati la benedizione.
      Si facevano altresì le processioni delle chiese di San Giuseppe e di Santa Felicita.
      La più caratteristica era quella di San Giuseppe, la parrocchia dei conciatori, che fu nei tempi passati una delle industrie più fiorenti di Firenze. Per conseguenza, cotesti popolani concorrevano di buon grado alla spesa senza risparmio e con una certa larghezza, per non esser soverchiati dalle altre chiese. A questa processione intervenivano molte compagnie di altre cure della città e molte anche del suburbio, raggiungendo in tutte perfino il numero di trenta, seguite ognuna da un considerevole stuolo di fratelli incappati, che cantavan le laudi con certe voci così discordi e stonate, da far rabbrividire. Bisognava accettare il buon cuore e basta. Ogni tre o quattro compagnie di chiese o di confraternite, seguiva una banda musicale, quindi due compagnie di granatieri per plotoni, e due di fucilieri con tamburi e pifferi, comandata


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Firenze vecchia
Storia - Cronaca - Aneddotica - Costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze
1899 pagine 702

   

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