Firenze vecchia di Giuseppe Conti

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      L'discensione e il " Corpus Domini ,
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      ciascuna da un capitano e due ufficiali in tenuta « di gala. » Ai lati e dietro al baldacchino, c'eran tutti gli oblatori, vestiti in giubba e pantaloni neri, coi mazzetti di sigilli ed altre chincaglierie e pietre preziose alla grossa catena d'oro dell' orologio, come tanti ciarlatani. Dalla sottoveste uscivano un palmo fuori le gale a lattuga della camicia che a quei conciatori dava 1' aria di tanti pezzi grossi ; e si pavoneggiavano procedendo con un certo sussiego, col cipiglio per darsi più tono, cantando le laudi e i salmi, fiorettati di tanti spropositi, che se il santo Re David li avesse sentiti, li avrebbe bastonati di santa ragione, e sarebbe stato nel suo pieno diritto : Costoro per grandezzata tenevano il torcetto molto basso onde far colar tutta la cera nella lucerna di foglio dei paracera, pei quali l'ambizione dei concia- wprtori era una vera risorsa; poiché quand'era Jp^fe»
      finita la processione, essendo pur finito il tor- .
      cetto, andavan di corsa alle cererie più rinomate a venderla, ricavandoci una buona sommetta.
      Primeggiava fra tutti, benché non conciatore ma addobbato come loro con la giubba, il mazzo dei sigilli e la camicia con la lattuga, il famoso Lachera venditore ambulante di dolci ma più specialmente di ciambelle, rinomato per la sua estrema pulizia, avendo sempre il grembiule e la camicia di bucato. Ma il Lachera non era celebre soltanto per le ciambelle, sivvero per la mordacità dei suoi frizzi e delle sue spiritosaggini, che sferzavano a sangue. Fu l'ultimo fiorentino bizzarro che rappresentasse quei tipi amenissimi e pieni di spirito del passato. Il Lachera veniva spesso richiamato dal Commissario del Buon Governo per le sue allusioni al Granduca, in specie quando lo vedeva passare in carrozza : il Sovrano portava la tuba, e il Lachera, figurando di vendere certi dolci che avessero quel nome, aveva il coraggio di dirgli sul viso: Babbalocchi a cilindro! Detto che rimase poi famoso.
      Dopo la processione di San Giuseppe cominciava la bal-
      li Lachera.


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Firenze vecchia
Storia - Cronaca - Aneddotica - Costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze
1899 pagine 702

   

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