Firenze vecchia di Giuseppe Conti

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      Firenze Vecchia
      fiera che si fa ancora, ma che non ha più l'importanza nè desta la curiosità di quelle di settanta o ottant'anni fa.
      Tutti i cacciatori aspettavano cotesto giorno per provvedersi dell'occorrente per la caccia: come pania, gabbie, pispole e reti. Ma l'oggetto principale erano i richiami: fringuelli ciechi, pettirossi, pèppole, tordi, e tutti gli altri uccelli che dovevan mettere in mezzo i loro compagni, perchè male comune, è mezzo gaudio.
      Quegli uccelli da richiamo, molte volte salivano a un prezzo esagerato. Con quei quattrini, c' era da comprare un puledro! Ma i fanatici che avevan dei paretai rinomati, non badavano a spesa; e si lasciavano accalappiare da certi fur-boni, che facevan loro pagare perfino dugento e trecento lire un fringuello o 1111 tordo bene ammaestrato. Paion cose incredibili, ma son proprio vere : e c' è ancora qualche vecchio, raro s'intende, che potrebbe farne fede e citare ad esempio il famoso conte Galli, al quale appiccicavan certi tordi, che dovevan parer tenori e che non aprivan mai il becco. L'avranno messo in mezzo; ma in compenso glieli facevan pagare tanto cari !
      11 viale del Poggio Imperiale, quella mattina, era un incanto ; specialmente se faceva bel tempo. Da tutte le gabbie attaccate ai rami delle querci e dei cipressi, usciva un cinguettio, un fischiare, un trillìo continuo, d'un effetto stupendo. Pareva d'essere in un bosco incantato, invece che a una fiera.
      Ma tutto il chiassoso pigolìo andava a mano a mano scemando, fino a cessare completamente verso le dieci, ora nella quale la fiera era beli' e finita, e tutti i cacciatori ve-nivan via invadendo le strade di Firenze, con le gabbie infilate nelle mazze che portavan sulla spalla, e coi fagotti delle reti, le pentole della pania ed un'infinità d'utensili. Molti di costoro avevano da far parecchie miglia a piedi, perchè allora non c' erano le comodità che ci sono oggi, e bisognava far la strada gamba gamba; soltanto i possidenti venivano col calesse ed un contadino per portar le gabbie e gli altri acquisti fatti.


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Firenze vecchia
Storia - Cronaca - Aneddotica - Costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze
1899 pagine 702

   

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