Firenze vecchia di Giuseppe Conti
Fiere, Rificolonc e Ceppo
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quanto uno scudo; i morsi dei cavalli erano colossali, ma tutto lucido, ben tenuto, tersissimo.
L'ordine di marcia della compagnia delle corazze - come di tutta la cavalleria di quel tempo - era questo: primo il trombetta, quindi il capitano, poi il tenente, la cornetta e tutti i soldati per tre.
Alla prima fila il furiere, a metà il caporale; e dietro, il cerusico, l'armaiolo, il sellavo e il manescalco.
Nella mattina di Natale, essendo freddo, il colpo d'occhio era meno marziale, poiché i soldati portavano tutti il mantello di lana rosso, che copriva anche la groppa del cavallo.
Innumerevoli erano le feste e le festicine che la mattina di Ceppo si facevano in Firenze. Tutta la popolazione era nelle vie, e si vedeva chiaramente che quel giorno era festa solenne.
Per antica consuetudine, fra le altre cerimonie che si facevano per Natale, v' era quella che la compagnia de'Buo-nomini di San Bonaventura, si recava processionando dalla chiesa di Santa Croce fino alla cappella che tuttora esiste nelle carceri del Bargello. Dopo la messa, che veniva celebrata, i Buonomini liberavano colle loro elemosine una quantità di carcerati « che vi eran ritenuti per le spese. » I prigionieri liberati uscivano in mezzo alla compagnia con la solita ciocca d'olivo in mano.
Un' altra cerimonia solenne avveniva con grande pompa nella basilica di San Lorenzo, e consisteva nella comunione che vi facevano i cavalieri di Santo Stefano vestiti in cappa magna, ed armati come quando sulle galere combattevano contro i turchi.
Ai tempi del Savonarola, come reazione contro le prediche e i rigori di lui. alcuni giovinastri la notte del sabato santo scoperchiarono gli avelli di Santa Maria Novella per mettere in caricatura la resurrezione di Cristo. E la notte di Ceppo, siccome si banchettava fra parenti ed amici, così, dopo cena, quelle brigate di scapestrati si spargevano per la città con le lanterne e le torce, cantando le ballate provenzali e le
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Firenze vecchia
Storia - Cronaca - Aneddotica - Costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze 1899
pagine 702 |
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Pagina (617/706)
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