Firenze vecchia di Giuseppe Conti
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Firenze ì Occhia
Il dissimulato dolore di Leopoldo II, per non avere ancora un figlio maschio, si attutì alquanto, allorché dopo sei mesi la Granduchessa gli annunziò che era daccapo incinta.
La speranza rinacque nel cuore del Sovrano ; e questa volta i suoi voti più ardenti furono esauditi, poiché la sera del dì io giugno 1835 « la serenissima granduchessa Maria Antonia » partorì « un reale arciduca Gran Principe di Toscana » che se fosse giunto a regnare, sarebbe stato Ferdinando IV. Laus lieo!
Si spararono le solite cannonate, si spedì un ciambellano a Xapoli a recare la strepitosa novella, si battezzò il nuovo principe, con la nascita del quale la Toscana non tremava più, e si cantò nella Real Cappella uno di quei Te Deiim, da valere per dieci.
L'onore altissimo di esser comare fu conferito alla marchesa Rinuccini ; ed il compare fu il marchese Giovanni Ginori.
La balia poi, cercata apposta sulle montagne pistoiesi, era una vera bellezza. Non faceva torto alla reale puerpera!
E lo zelantissimo Magistrato comunitativo, adunatosi nel dì 12 giugno « in una delle stanze del R. LTfizio del Bigallo, a ore dieci e mezzo di mattina, si portò insieme con le altre Magistrature nella Metropolitana, ove assistette alla messa dello Spirito Santo » per la fausta circostanza della nascita del Gran Principe, dato felicemente alla luce dalla « Serenissima Granduchessa di Toscana, con l'intervento di S. A. /. e R. l'amatissimo Sovrano! »
Il marchese Giovanni Ginori.
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Firenze vecchia
Storia - Cronaca - Aneddotica - Costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze 1899
pagine 702 |
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Pagina (628/706)
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