Firenze vecchia di Giuseppe Conti
La nascita del Principe ereditario
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Che il Gran Principe fosse stato dato alla luce con l'intervento dell' amatissimo Sovrano, come apparirebbe dalla deliberazione dei signori Priori, parve un po'curioso! S'intende che essi volevan dire invece che egli era intervenuto al Te Dcum; ma tante volte, col voler profondersi in ossequi, anche in atti dove tanto ossequio è superfluo, si presta il fianco alla burla, al motteggio, che i fiorentini avevano sempre pronto sul labbro, e scaturiva loro dal cuore.
Il giorno seguente, 13 giugno, festa di Sant'Antonio, e conseguentemente onomastico della « amatissima Granduchessa » il Magistrato civico con le Magistrature e col solito intervento di Leopoldo II, si recò la mattina alle dieci alla messa solenne in Duomo ; e alle sette pomeridiane alla Santissima Annunziata ove fu cantata l'Are Maris Stella con il Te Deuvi, anche là « con l'intervento dell' amatissimo Sovrano » per ringraziare il Signore un'altra volta « per la fausta circostanza della nascita del Reale Arciduca. » 4t fv; Era proprio il ben venuto! Chi avesse avuto
*> a dire che da grande sarebbe stato invece il ben andato !
11 Granduca, con atto di vera clemenza, « dispensò le Comunità dello Stato da fare spese per feste pubbliche, o con invio di deputati alla capitale, in occasione della nascita dell'Arciduca primogenito. » Credeva sulla parola!
Eppoi gli bastava la liberalità del Magistrato fiorentino che in quella circostanza aveva speso 1180 lire « e dieci crazie » per la consueta illuminazione della cupola
40. — Conti.
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'V MLa marchesa Rinuccini.
La balia di Ferdinando.
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Firenze vecchia
Storia - Cronaca - Aneddotica - Costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze 1899
pagine 702 |
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Pagina (629/706)
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