Firenze vecchia di Giuseppe Conti
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Firenze l'ceciliaIl cavaliere Gaetano Pazzi, Gonfaloniere in quel tempo, non tralasciò nessuna disposizione per impedire il propagarsi del terribile morbo. Prima di tutto, con deliberazione del Magistrato del dì ti agosto 1835, fu richiamato l'impresario della nettezza pubblica « ad un miglior metodo di servizio » poiché esistevano imperiose circostanze che esigevano la più scrupolosa diligenza ed attenzione per tener pulite e nette, specialmente da materie putride e di cattive esalazioni in generale, tutte le strade, piazze e vicoli della città. E siccome il servizio di nettezza, nel modo col quale si eseguiva, « non produceva l'effetto stabilito dal contratto d'accollo del 3 febbraio 1832, » così fu imposto all'impresario che «il carrettone di ciascuna sezione dovesse esser servito da un solo uomo, per il trasporto delle materie ai luoghi predestinati, prestando il servizio giornaliero da mattina a sera, eccettuate le ore necessarie al riposo tanto dell'uomo che del cavallo ; e che i due uomini addetti a ciaschedun carrettone, in qualità di spazzini destinati al pulimento delle strade, continuassero da mattina a sera il servizio, ammassando le materie in diversi punti delle strade e piazze, perché potessero caricarsi senza interruzione dai carrettonai. » Per assicurarsi del continuato servizio, il signor Gonfaloniere doveva procurare di aver notizia per mezzo dei portieri, o con qualunque altro mezzo, di quanti viaggi giornalieri facesse ciascun carrettonaio. Resultando poi dal citato contratto d'accollo, che l'impresario era tenuto ad aumentare, secondo il bisogno, i carrettoni e gli uomini, tanto di giorno che di notte ed in qualunque stagione, per la pulizia delle strade, il Magistrato, nella stessa adunanza del dì 11 agosto, reputò necessario che l'impresario medesimo aumentasse, per quel tempo che dal Gonfaloniere fosse creduto opportuno, quattro carrettoni forniti, due per il migliore e piìi pronto servizio del trasporto delle materie ai luoghi destinati ; e due con botti di acqua per lavare e tener pulite quelle strade e vicoli che ne avessero bisogno, essendo ciò analogo al citato contratto.
E siccome il cholera faceva paura a tutti, così i signori
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Firenze vecchia
Storia - Cronaca - Aneddotica - Costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze 1899
pagine 702 |
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Pagina (632/706)
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