Firenze vecchia di Giuseppe Conti
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Firenze ì Occhia
sopra una spesa di L. 1,024,905.6.8 la eccedenza fu di sole L. 8396.17.8! Son miracoli, cotesti, che non si vedon più!
La prosecuzione del Lungarno dal Ponte alla Carraia alle Cascine stata già studiata dall' architetto Del Rosso fin dal 1813, fu portata ad effetto anch'essa subito dopo l'allargamento di Via Calzaioli, e la città prese con tutti questi abbellimenti un nuovo aspetto.
A questo è da aggiungersi il fatto strepitoso della illuminazione a gas nel 1846. In omaggio al Sovrano si cominciò l'impianto di quella nuova illuminazione nella Via Alaggio, come la strada principale più prossima alla Reggia.
Ala una delle preoccupazioni tremende del Alagistrato civico era di stabilire in quali sere d'ogni mese non dovessero accendersi i fanali, perchè.... c'era la luna che non costava nulla. C'era però anche il caso che la luna facesse la burletta di non farsi vedere; e allora il Gonfaloniere, con atto energico e risoluto, mentre aspettava quelli a gas, ricorse ai lumi dei colleghi: e nel 20 marzo 1846 fece approvar loro questa deliberazione che si riporta tale e quale, perchè rimanga esempio della ingenuità dei tempi!
« Per regolare con precisione il servizio dell'illuminazione a gas è indispensabile la compilazione di un orario che indichi l'ora di accensione e di estinzione delle lanterne. Senza ciò non sarebbe possibile di sorvegliare e tenere a calcolo la Società accollataria della detta illuminazione, e oltre al danno che potrebbe risentire la pubblica sicurezza, si andrebbe incontro al pregiudizio della Cassa di questa Comunità, che, in ordine al contratto del 10 luglio 1845, deve spendere in proporzione del maggiore o minore consumo del gas a ragione di millesimi 26 '/3 di lira l'ora per ciascuna lanterna.
« Non senza ragione adunque il contratto predetto, sull'esempio di quanto si ]:>ratica per la città di Parigi, stabilì che la Società dovesse conformarsi all'orario che annualmente gli sarebbe dato dalla Comunità.
« Inoltre il detto contratto stabilisce che quando splende la luna piena, o quasi piena, le lanterne debbono rimanere
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Firenze vecchia
Storia - Cronaca - Aneddotica - Costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze 1899
pagine 702 |
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Pagina (648/706)
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