Firenze vecchia di Giuseppe Conti

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      facilitare il modo onde provvedere al comodo delle tante persone che non curando la lontananza del paese venivano esultanti a compiere un sacro dovere che verso il beneficentis-simo Principe e Padre nostro, loro incombe, » deliberò di commettere al magazziniere Demetrio Bellini di consegnare al Corsini tutto quanto esisteva nei magazzini, capace all'uso indicato, purché fosse restituito intatto.
      La istanza del Corsini apri gli occhi al Magistrato sul dovere che aveva anch'esso « di corrispondere un atto di ospitalità quasi indispensabile, offrendo ai gonfalonieri che sarebbero indubbiamente venuti a Firenze, nn decente quanto modesto pranzo ; » ciò che venne approvato, incaricando il signor Gonfaloniere di regolare questa faccenda.
      E siccome l'appetito viene mangiando, fu pure deliberato di dare un desinare nel convento di San Firenze, eziandio agli individui componenti le bande di provincia, consistente in un discreto trattamento in ragione di venti crazie (L. 1,40) a testa.
      E « per tenere a calcolo il trattore » tanto per il mantenimento dei patti quanto per constatare senza equivoci il numero di quelli che avrebbero ricevuto il trattamento, fu stabilito « di delegare alcuni zelanti cittadini che soprintendessero e vigilassero il desinare ai bandisti, impedendo gli abusi che facilmente potevano aver luogo. » E questi zelanti cittadini furono l'architetto Felice Francolini, Diomede Buonamici, Vincenzo Lanini e X. Scharpantier (sic) affidando inoltre all'avvocato Mordini di nominare un'altra «Commissione di persone probe, le quali fossero incaricate del rilascio dei biglietti, o buoni, per il desinare suddetto. »
      Essendo stato pubblicato nel programma della festa, che era proibito alle donne di prender parte alla dimostrazione, ed avendo il Granduca « graziosamente concesso alle dame provinciali l'accesso alle terrazze del palazzo Pitti,» il Comune stabilì di erigere alcuni palchi per le signore fiorentine, che furono munite di speciale biglietto « da ritirarsi dai due pompieri a ciò delegati ad ogni palco. »


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Firenze vecchia
Storia - Cronaca - Aneddotica - Costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze
1899 pagine 702

   

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