Firenze vecchia di Giuseppe Conti
Alba novella
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i ragazzi urlavan loro dietro : — Tira su la stadera ! — I soldati comuni quando era l'uscita, e che andavano a girar per la città avendo i tacchi cerchiati sotto di ferro, parevan tante somare di quelle che teneva un certo Sorbi e che andavano a portare il latte alle case; e perciò quando passavano si sentiva dire : « Ecco le ciuche del Sorbi ! » Fortuna che quei cosi non intendevano !
La grande maggioranza dei cittadini era indignata di questa immeritata occupazione straniera; e fino dalla prima sera qualche soldato sparì. Nelle conce ne accopparono parecchi; e ad uno di quei croati che si trovò sperso, solo, da San Niccolò, gli misero in capo un corbello e giù lattoni da far paura!
Ma i tedeschi quando potevano aver qualcuno, si vendicavano bene e non male. Gli portavano in Fortezza da Basso e senza tanti discorsi gli davano venticinque bastonate dove.... non batte sole !
Il proclama del barone D'Aspre fece cader la maschera al Sovrano e la benda dagli occhi al Magistrato comunitativo ; il quale si adunò d'urgenza la mattina stessa del 25 maggio, appena fu affisso quel malaugurato manifesto del generale austriaco, per protestare contro di esso proclama.
Il gonfaloniere Ubaldino Peruzzi propose un indirizzo al Granduca piuttosto vibrato, dove fra le altre cose si diceva a tanto di lettere :
« Il proclama del generale D'Aspre sta in opposizione così manifesta colle Vostre Parole e cogli atti del Vostro governo, che il Municipio ha creduto di doverlo a Voi denunziare, invocando una parola Vostra che illumini e rassicuri, perchè un fatto il quale si compiè per dura ed inevitabile necessità non venga rappresentato al Paese siccome un effetto della volontà vostra, la quale per prove indubitate sappiamo essersi dimostrata quanto più poteva contraria. E questa parola Noi invochiamo dalla bontà dell'A. V. sollecita, affinchè la pubblica opinione traviata da asserzioni non vere, non rimanga troppo lungamente sotto la influenza di una funesta
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Firenze vecchia
Storia - Cronaca - Aneddotica - Costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze 1899
pagine 702 |
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Pagina (689/706)
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