Storia fiorentina (volume II) di Benedetto Varchi
26 storia fiorentinatagliatogli la gamba sotto il ginocchio si morì, e fu sotterrato nella Nunziata : e questa fu la prima palla di quante ne traessero, che facesse danno nessuno, la quale con un balzo solo saltò di nello lulla la piazza di San Giovanni, e, rotto un muro, entrò nella bottega d'uno scar-pellino sol.to la scuola, dove insegnava I' abbaco Giovanni del Rosso.
In questi stessi giorni Lodovico di Giovaqfrancesco Martelli giovane di grandissimo cuore, avendo segreta nimistà con Giovanni Bandini per ' le cagioni che di sotto si vedranno , preso una bellissima e favorevole occasione di voler combattere e morir, bisognando, per I' amor della sua città, gli mandò un cartello composto da messer Salvestro Aldobrandino che egli e tulli i Fiorentini, i quali si trovavano nell'esercito nemico, erano traditori della patria, e die gliele voleva provare coli' arme in mano in isleccato a corpo a corpo, concedendogli l'elezione cosi del campo come dell'arme, o volesse a piè, o volesse a cavallo : alcuni altri dicono Lodovico aver mentilo per la gola Giovanni, per aver egli detto che la milizia fiorentina era prò forma. Giovanni, al quale non mancava l'animo e abbondava I' ingegno, cercando di sfuggire il combattere sì brutta querela, gli rispose con maggior prudenza che verità, sè non esser nel campo de' nimici per venir contra la patria , la quale egli amava così bene quant' alcun altro, ina per vedere e visitar certi suoi amici; la qual cosa, o vera o falsa che si fusse, poteva, anzi doveva bastare a Lodovico; ma egli che voleva cimentarsi con Giovanni a ogni modo, rispose in guisa , che bisognò «he Giovanni, per non mancare all' onor del gentiluomo, del che egli faceva particolar professione, accettasse, e convennero che ciascuno di loro s' eleggesse un compagno a sua scelta. Giovanni, avendo Pandolfo Martelli p alcuni altri Fiorentini, i quali erano nel campo* ricusato, secondo il volgo con poco onor loro, ma secondo gì' intendenti con molla prudenza, di voler venire a cotal cimento, s' elesse Rertino di Carlo Aldobrandi. Era Berlino giovanetto di prima barba allievo di Francesco. altrimenti Cecchino del Piffero, fratello di Benvenuto Cellini, orafo in qiie, lempo di grandissimo nome e di maggiore speranza , il qual Cecchino avvezzo traile bande nere, e non conoscendo paura nessuna, era stato morlo in Bandii dalla famiglia del bargello, menlrecbè egli solo voleva con molto ardire, ma poca prudenza, combattere con lutti. Lo? dqvico prese per suo compagno Dante di Guido da Castiglione, il quale solo si mise a cotal rischio veramente per amor della patria, come quegli che era Libertino (1) e di gran coraggio.
Partironsi {dunque Lodovico e Dante di Firenze agli undici di marzi» dalla piazza di San Michele Berteldi, in questa maniera, per raccontare
(i)^Cioè «mante dèlia libertà.
v^rOOQle
| |
Nunziata San Giovanni Giovanni Rosso Lodovico Giovaqfrancesco Martelli Giovanni Bandini Salvestro Aldobrandino Fiorentini Lodovico Giovanni Lodovico Giovanni Giovanni Pandolfo Martelli Fiorentini Rertino Carlo Aldobrandi Berlino Francesco Cecchino Piffero Benvenuto Cellini Cecchino Bandii Dante Guido Castiglione Libertino Lodovico Dante Firenze San Michele Berteldi Cio OOQle Giovanni Giovanni
|